Covid. L’Anaao chiede il lockdown regionale totale. “E potrebbe già essere tardi”
In una lettera rivolta al presidente della Regione Cirio, al presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini e al ministro Speranza, il sindacato medico lancia un drammatico allarme: “La seconda ondata si sta rivelando peggiore della prima” e “il Sistema si è fatto trovare colpevolmente impreparato. È prevedibile il collasso del Sistema Sanitario Regionale”. Da qui la richiesta di un “necessario e probabilmente tardivo lockdown totale per la regione Piemonte”. Perché se l’economia è importante, “prioritario in questa fase critica salvaguardare la salute”. LA LETTERA
30 OTT - “Lockdown totale per la regione Piemonte”. A chiederlo, in una nota indirizzata al presidente della Regione,
Alberto Cirio, al presidente della Conferenza delle Regioni
Stefano Bonaccini e al ministro della Salute
Roberto Speranza, è l’Anaao Piemonte.
Quella dell’Anaao è una nota che non lascia margini. Perché, spiega l’Anaao, “la seconda ondata della pandemia di Sars-Cov 2 si sta rivelando peggiore della prima” e “il Sistema si è fatto trovare colpevolmente impreparato”. L’Anaao esprime quindi “preoccupazione per lo scenario attuale in cui è prevedibile il collasso del Sistema Sanitario Regionale. Se così sarà verrà messa a repentaglio la tutela della salute di tutti i cittadini piemontesi”.
Per l’Anaao Piemonte è dunque “necessario e probabilmente tardivo a nostro avviso, introdurre un lockdown totale per la regione Piemonte”.
“Siamo ben consapevoli che tutte le misure restrittive causeranno un pesante danno economico con ripercussioni sociali, di cui bisognerà chiedere conto ai decisori politici - conclude il sindacato -, ma riteniamo che sia prioritario in questa fase critica salvaguardare la salute dei concittadini che in questo momento è messa seriamente a repentaglio”.
30 ottobre 2020
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