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Vaccino antinfluenzale. Parte la campagna rivolta agli studenti in Medicina di Torino

La Scuola di Medicina di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Qualità e Sicurezza delle Cure dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, per il terzo anno consecutivo danno il via alla campagna di sensibilizzazione e vaccinazione antinfluenzale rivolta agli studenti del quarto, quinto e sesto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. “Considerata la loro presenza nei reparti, è importante  che siano vaccinati”.

13 NOV - L’infezione influenzale costituisce una rilevante problematica nell’ambito della Sanità Pubblica, nonché un’importante fonte di costi diretti e indiretti. Gli operatori sanitari sono esposti, in conseguenza della loro attività lavorativa, ad un’ampia varietà di agenti infettivi e allo stesso tempo possono agire come fonte di infezione nei confronti di pazienti suscettibili o di altri colleghi. In particolare, i lavoratori in ambito sanitario costituiscono una categoria a elevato rischio di esposizione per l’infezione influenzale. Ma lo stesso si può dire degli studenti della Facoltà di Medicina che frequentano i reparti. Per questo la Scuola di Medicina di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Qualità e Sicurezza delle Cure dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, per il terzo anno consecutivo danno il via alla campagna di sensibilizzazione e vaccinazione antinfluenzale rivolta agli studenti del quarto, quinto e sesto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

“Spesso ci dimentichiamo che gli studenti di medicina, esattamente come i medici e il personale di comparto, sono a stretto contatto con i pazienti e possono essere anch’essi fonte di trasmissione del virus influenzale pertanto va incoraggiata anche per loro la vaccinazione”, spiega in una nota Fabrizio Bert, Ricercatore in Igiene e Dirigente Medico di Direzione Sanitaria del Presidio Molinette, “

Il ruolo che gli operatori sanitari possono svolgere nella trasmissione di tale patologia è stato riconosciuto a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e, a conferma di ciò, numerosi studi hanno sottolineato come l’infezione influenzale tra gli operatori sanitari possa condurre a vere e proprie epidemie nosocomiali, rappresentando un importante problema in termini di morbosità, mortalità e costi associati, specialmente considerando i pazienti immunodepressi o ricoverati nelle unità di terapia intensiva. “Considerata la loro presenza e frequenza nei reparti, analoga attenzione va rivolta agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che, come gli operatori sanitari, sono a diretto contatto con i pazienti nel triennio dedicato alle attività cliniche” afferma il Prof. Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina di Torino.

La Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a Torino, da tre anni ha avviato questa iniziativa volta a sensibilizzare gli studenti del quarto, quinto e sesto anno di Medicina nei confronti della vaccinazione con concomitante organizzazione di appuntamenti vaccinali a partire dall’11 novembre 2019 presso la Medicina del Lavoro aziendale, coordinati dal Dott. Fabrizio Bert coadiuvato dai medici in formazione della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva di Torino. “I risultati sono molto incoraggianti”, spiega la Prof.ssa Siliquini, “e ogni anno riusciamo a vaccinare almeno 400 studenti e a incoraggiarli a prendere in seria considerazione il vaccino come strumento di prevenzione per loro stessi e per i pazienti con i quali entrano a contatto”.

“L’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, pienamente convinta della bontà dell’iniziativa, mette a disposizione i locali e il personale per la vaccinazione degli studenti”, affermano il Direttore Generale Dott. Silvio Falco e il Direttore Sanitario Dott. Giovanni La Valle, “e siamo fortemente convinti che sensibilizzare la futura forza lavorativa all’importanza della vaccinazione non potrà che giovare ai pazienti e all’Azienda stessa”.

Di analogo avviso è il Dott. Antonio Scarmozzino, Direttore del Dipartimento di Qualità e Sicurezza delle Cure, che è convinto che la prevenzione della trasmissione del virus influenzale anche tra gli studenti “sia prioritaria soprattutto per coloro tra questi che frequentano i reparti di terapia intensiva, le sale operatorie o sono a diretto contatto con pazienti fragili, immunocompromessi, o anziani”.

“L’attività di vaccinazione degli studenti, su base volontaria, sarà oggetto di studio e confronto con un gruppo di controllo rappresentato da studenti che non si sono fatti vaccinare, e i risultati”, ricorda il Dott. Bert, “verranno presentati in occasione del Congresso di Sanità Pubblica che nel mese di Ottobre 2020 si terrà a Roma e vedrà per la prima volta insieme la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), la European Public Health Association e la World Federation of Public Health Associations in quello che si preannuncia come un imperdibile evento per tutti gli operatori della sanità pubblica nazionale e internazionale”.

13 novembre 2019
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