Intramoenia. Omceo Torino contro Grillo: “Rettifichi le gravi inesattezze, non è questa la causa delle liste d’attesa”
Parlando di liste d’attesa, il ministro ha sostenuto che il problema non è tanto nella carenza di medici ed evidenziato, piuttosto, la necessità di “una stretta sull’intramoenia”, accusando alcuni medici di averne “approfittato” per “guadagnarci”. Dura replica dell’Omceo Torino: “Ha parlato come persona che ignora la realtà dei fatti. Rettifichi le gravi inesattezze, e, al pari di quel che i medici quotidianamente fanno, svolga il suo lavoro con impegno, competenza e attenzione alla relazione con i colleghi e i cittadini”.
18 MAR - Non sono piaciute all’Omceo Torino le dichiarazioni rese dal ministro della Salute,
Giulia Grillo, ai microfoni di Agorà, negli scorsi giorni. Parlando di liste d’attesa, il ministro ha l’allarme rispetto alla carenza di specialisti evidenziando, piuttosto, la necessità di “una stretta sull’intramoenia”, dicendosi “arrabbiata con alcuni miei colleghi (medici, ndr) che si sono approfittati della loro posizione per guadagnarci”.
Per l’Omceo Torino le cose non stanno così: “La prima, tra le diverse cause delle liste d'attesa, è il blocco delle assunzioni dei medici ed è noto a tutti che non vi è alcuna correlazione con la libera professione intramoenia, poiché esercitata dai colleghi nel proprio tempo libero”.
L’Omceo Torino si dice, in una nota, “sinceramente preoccupato delle affermazioni della Ministra. Preoccupato perché la Ministra ha parlato come persona che ignora la realtà dei fatti. Come verranno garantiti i servizi e come si abbatteranno le attese se, per esempio, per il sovrapporsi di gobba pensionistica ed adesione all' opzione Quota 100, fra qualche mese usciranno dal SSN oltre 7000 medici, 630 solo in Piemonte?”.
“Da anni – prosegue l’Omceo Torino nella nota rivolta a Grillo - quei medici, da lei ingiustamente accusati di essere responsabili delle liste, regalano al SSN migliaia e migliaia di ore di straordinario, ore mai retribuite, ore che contribuiscono a contenere le liste di attesa. Da anni quei medici che lei accusa di alimentare le liste di attesa lavorano in carenza di organico, in condizioni organizzative disagiate, in ospedali fatiscenti, sono la categoria con meno assenze dal lavoro, sempre presenti, 365 giorni l’anno, giorno e notte. E con il contratto non rinnovato da ben 10 anni”.
L’Omceo Torino chiede che il ministro “rettifichi le gravi inesattezze e, al pari di quel che i medici quotidianamente fanno, svolga il suo lavoro con impegno, competenza, attenzione alla relazione con i colleghi e i cittadini, per rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione”.
“Tutto conta”, e per l’Omceo Torino “astenersi da affermazioni infondate sarebbe già un buon inizio e informarsi correttamente è un requisito irrinunciabile per svolgere l’importante compito cui è chiamata e un dovere verso quanti si prodigano per mantenere efficiente il Ssn”.
18 marzo 2019
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