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Asl Cn2. Anaao: “Tagli ai servizi e grave carenza di personale. La situazione è insostenibile”

Il sindacato punta il dito contro la mancata apertura del nuovo ospedale di Verduno, con cui si sarebbe giustificato il ridimensionamento dei servizi. La segretaria regionale Chiara Rivetti evidenzia, inoltre, come la spesa per il personale nella Asl sia “la più basss a livello regionale. L’amministrazione ne fa un vanto, ma il prezzo è sostenuto dal personale dipendente costretto a turni massacranti. Lavorare così è avvilente e logorante”.

18 MAR - “Il miraggio del nuovo ospedale di Verduno, la cui inaugurazione è stata rinviata di oltre un decennio rispetto ai proclami iniziali, ha legittimato l’Amministrazione dell’ASL CN2 a ridimensionare e chiudere in questi anni numerosi servizi sanitari. Per citarne alcuni: i reparti di pediatria e ginecologia di Bra sono scomparsi, l’ortopedia di Bra è stata trasformata in una week surgery, i servizi di guardia pediatrica e anestesiologica sono stati ridimensionati e affidati a cooperative esterne, molti servizi di supporto ai Pronto Soccorso, tra cui laboratorio analisi e consulenze specialistiche, sono stati ridotti a livelli critici.  Lavorare in condizioni simili, in assenza di servizi minimi di supporto, è avvilente e logorante per i medici e per tutti gli operatori sanitari”. A denunciarlo è l’Anaao Assomed Piemonte in una nota.

Nella nota la segretaria regionale del sindacato, Chiara Rivetti, evidenzia come, peraltro, la spesa per il personale sanitario dell’ASL CN2 rapportato ai residenti sia “il più basso a livello regionale”. “L’amministrazione – spiega Rivetti - ne fa un vanto, ma il prezzo è sostenuto dal personale dipendente costretto a turni massacranti. Un esempio tra tutti: per garantire i servizi, i chirurghi della chirurgia generale di Bra I hanno accumulato nel corso del 2018 un’eccedenza oraria di 413 ore medie per ogni dirigente, ben al di sopra dei limiti stabiliti dalla legge europea sui riposi”.

Rivetti punta il dito contro “la politica sanitaria dei tagli indiscriminati”, che all’ASL CN2 avrebbe comporato questo “drammatico depauperamento di risorse umane. Le fughe dei medici per trasferimento presso altre aziende sanitarie pubbliche, passaggio al privato o passaggio alla medicina convenzionata hanno raggiunto livelli allarmanti: negli ultimi mesi si sono trasferiti 4 medici urgentisti, 2 ortopedici, 3 anestesisti, 1 chirurgo.  Per le stesse ragioni i concorsi banditi vanno deserti, oppure, quandanche venga redatta una breve graduatoria, i medici non accettano gli incarichi, oppure ancora accettano ma esclusivamente come occasione per accedere al ruolo e appena possibile si trasferiscono presso altra azienda”.

L’Anaao Assomed Piemonte chiede “con urgenza” che vengano messe in atto “tutte le iniziative atte a garantire il dignitoso lavoro dei medici e servizi adeguati ai cittadini. Gli ospedali dell’ASL CN2 non possono ulteriormente reggersi sull’abnegazione dei medici”.

18 marzo 2019
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