Asl TO5. Un progetto con le scuole contro le fake news in campo alimentare
Si tratta di un progetto di ‘fact-checking’ che ha l’obiettivo di fornire agli studenti che stanno seguendo un percorso formativo in ambito alimentare (istituti agrari e alberghieri) gli strumenti per una lettura critica delle notizie legate alla sicurezza degli alimenti
07 MAG - La Asl TO5, tramite il suo Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione sulla Sicurezza Alimentare (Ce.I.R.S.A.), lancia il il progetto “Sicurezza nel piatto” realizzato in collaborazione con le direzioni didattiche e gli insegnanti degli Istituti professionali Agrari e Alberghieri presenti sul territorio della Asl.
Si tratta di un progetto di ‘fact-checking’ che ha l’obiettivo di fornire agli studenti che stanno già seguendo un percorso formativo relativo alle produzioni animali e vegetali con relativa gestione del territorio, all’industria della trasformazione e commercializzazione agro-alimentare ed alla ristorazione pubblica/collettiva, gli strumenti per una lettura critica delle notizie legate alla sicurezza degli alimenti.
L'iniziativa ha previsto una prima fase di “ascolto” tra esperti e insegnanti mediante focus group gestiti da psicologhe del’Asl TO5 e una seconda fase di approfondimento gestita da medici veterinari esperti in sicurezza alimentare, sempre insieme agli insegnati, basata su quanto emerso dagli incontri precedenti.
In una terza fase è stata realizzata una serie di incontri tra gli studenti, che nel futuro dovranno occuparsi di produrre gli alimenti e di utilizzarli, e gli esperti mediante un percorso interattivo (anche con l’uso di questionari on-line e discussione dei risultati in tempo reale) con la mediazione degli insegnanti, per sperimentare le modalità di lettura critica delle notizie al fine di individuare le fake news spesso allarmistiche, riguardanti la sicurezza alimentare.
“L’Asl TO5, attraverso il centro di ricerca sulla sicurezza alimentare CeIRSA si propone quale punto di riferimento per una corretta informazione sia per i cittadini che per gli operatori del settore”, spiega il direttore generale
Massimo Uberti.
“È importante che il contrasto alla disinformazione su un argomento delicato come l’alimentazione parta dalle scuole, coinvolgendo prima di tutto gli insegnanti e poi a cascata gli studenti, perché i danni provocati dalle false notizie possono avere conseguenze molto gravi, sia sulla salute che sull’economia. Ovviamente c'è molto da fare, ma per dare forza all’iniziativa abbiamo ritenuto prioritaria, in questa fase di avvio, una alleanza con coloro che hanno il compito di formare i futuri produttori alimentari di domani”, aggiunge Uberti.
“Il fenomeno delle fake news, soprattutto in ambito alimentare, è in costante ascesa”, aggiunge Bartolomeo Griglio, coordinatore del CeIRSA e responsabile del gruppo di progetto sui controlli per la sicurezza alimentare dell’Asl TO5. “Districarsi tra post sul web e articoli fasulli richiede una buona capacità analitica e molto senso critico”.
A oggi, il progetto ha coinvolto circa 60 docenti e 250 studenti afferenti a 3 istituti tecnici.
Tra gli argomenti oggetto di approfondimento l’utilizzo del glifosate in agricoltura o quello dei neonicotinoidi e le problematiche legate alle api; il dibattito sull’olio di palma e quello sui cibi biologici, solo per citarne alcuni.
Agli studenti è stato inoltre fornito un decalogo minimo per il riconoscimento delle bufale on line.
07 maggio 2018
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