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Il Centro Parkinson dell'ospedale Molinette di Torino si rinforza con un nuovo esperto genetista da Milano

La collaborazione di Stefano Goldwurm, medico genetista esperto in malattie neurodegenerative e disturbi del movimento, in particolare nella malattia di Parkinson, permetterà l’avvio di studi sugli aspetti genetici della malattia stessa.

05 OTT - La Città della Salute di Torino aggiunge un altro importante tassello al Centro regionale Esperto per la malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (diretto dal professor Leonardo Lopiano). Da qualche giorno il Centro si avvale della collaborazione del dottor Stefano Goldwurm di Milano. Si tratta di un medico genetista esperto in malattie neurodegenerative e disturbi del movimento, in particolare nella malattia di Parkinson. “Questa collaborazione permetterà l'avvio di studi sugli aspetti genetici della malattia stessa. Infatti il Parkinson come altre malattie neurodegenerative può avere una componente genetica che predispone allo sviluppo della patologia”, spiega la Città della Salute in una nota.

“Negli ultimi anni – prosegue la nota - la genetica ha permesso di capire con maggiore precisione i meccanismi che portano alla neurodegenerazione, riconoscendo nell'accumulo di proteine con struttura anomala il principale meccanismo patogenetico. Queste scoperte hanno aperto a nuove ipotesi terapeutiche ed allo sviluppo di nuovi farmaci che mirano alla riduzione della produzione della proteina anomala o ad un suo più efficiente catabolismo. Goldwurm lavora da anni in questo settore nel Centro parkinson di Milano (ASST Pini – CTO). Collaborerà strettamente con il gruppo della professoressa Barbara Pasini, la quale è direttamente coinvolta in qualità di responsabile e supervisore. Le analisi genetiche relative alla malattia di Parkinson permetteranno l'avvio di un nuovo settore nella diagnostica genetica svolta presso la Città della Salute ed in accordo con i nuovi LEA, i quali prevedono l'esecuzione di uno specifico pannello di geni per la diagnostica genetica della malattia di Parkinson”.

I test genetici verranno preceduti e seguiti da consulenze genetiche per spiegare ai pazienti i risultati e le eventuali conseguenze delle analisi eseguite. “Questo potrà avere particolare importanza per i casi di malattia di Parkinson ad esordio giovanile o con elevata familiarità, dove la componente genetica è maggiore. Lo studio degli aspetti genetici è inoltre fondamentale per poter accedere a fondi per la ricerca scientifica”, precisa la nota della Città della Salute evidenziando come la genetica sia ormai “un aspetto indispensabile per poter studiare la malattia di Parkinson e questo nuovo tassello nel Centro permetterà di poter concorrere a fondi di ricerca nazionali ed internazionali disponibili per questa malattia. Ma l'aspetto più importante riguarda il miglioramento dell'offerta clinico – assistenziale ai pazienti che afferiscono al Centro di Torino ed agli ambulatori Parkinson della regione Piemonte, evitando così la mobilità passiva in questo settore verso le altre regioni”.

05 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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