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Telemedicina. A Giaveno saliti a 100 i pazienti curati a domicilio teleassistito

Uscito con successo dalla fase sperimentale, il progetto verrà ora rafforzato. Dal 15 luglio, inoltre, raddoppiano in Val Sangone i servizi di sportello per disabili e anziani. In corso di ultimazione, infine, il cantiere di ristrutturazione del Polo di Giaveno: si va verso il completamento del quadro di riordino dei servizi che Asl To 3 dedica  alla cittadinanza di Giaveno e della Val Sangone.

06 LUG - Con la presa in carico del paziente numero 100 esce dalla fase sperimentale il progetto di cure domiciliari tele – assistito che Asl TO 3 ha voluto sta implementando sul territorio  e che si era avviato proprio nei poli sanitari  di Giaveno ed Avigliana. A darne notizia è la Asl in una nota.

Dopo la definizione di un accordo con un partner specializzato del settore, il servizio infermieristico di cure domiciliari è stato dotato a titolo sperimentale di un pacchetto di strumenti diagnostici per il rilevamento e il monitoraggio dei parametri vitali – incluso il tracciato elettrocardiografico per la refertazione in tempo reale – di quanti sono seguiti a domicilio. Questi sono essenzialmente anziani o persone  fragili e non autosufficienti che devono essere monitorizzati costantemente nel tempo.

Mentre la dotazione di palmari e il collegamento con un server centrale consente di minimizzare il ricorso al supporto cartaceo, i parametri di interesse rimangono disponibili per i diversi accessi al domicilio (inclusa la continuità assistenziale) e per centralizzare le informazioni al medico di medicina generale, interlocutore di riferimento del nuovo servizio. Le fotocamere incorporate nei palmari inoltre consentono di misurare nel tempo l’evoluzione delle lesioni ulcerose e di costituire quindi l’appendice domiciliare del servizio di vulnologia che Asl TO 3 è in procinto di strutturare come vera e propria rete di servizi.

Uscito con successo dalla fase sperimentale, il servizio raddoppierà a breve la dotazione di palmari e includerà altri strumenti diagnostici, la spirometria in primo luogo, strumento fondamentale per valutare l’efficacia della terapia per quanti sono affetti da broncopneumopatia cronica.

“Nel complesso – afferma la Asl - un’evoluzione e un potenziamento del servizio di cure domiciliari, che sarà ora in grado di seguire un numero maggiore di persone  fragili nel conforto della loro abitazione e in collegamento con tutti i servizi aziendali. Questo peraltro in linea con altre esperienze aziendali già maturate, come quella a suo tempo sperimentata ad Avigliana”.

Ma non si ferma qua il processo di implementazione  dei servizi in Val Sangone: procede con decorrenza 15 Luglio il raddoppio dei servizi di sportello per disabili e anziani (PASS: Punto di Accoglienza  Socio Sanitaria ) in collaborazione con l’Unione Montana Val Sangone, l’ente gestore dei servizi socio assistenziali. Tale servizio rappresenta un riferimento importante per fornire informazioni sui servizi socio-sanitari,  consentirne un accesso informato e la presa in carico nel modo migliore del paziente fragile.

Infine da segnalare che è in corso di ultimazione  il cantiere di ristrutturazione del Polo di Giaveno che ha comportato com’è noto un investimento di 5 milioni di euro, e che ora è rivolto ai restanti  lavori di consolidamento e rifacimento della facciata principale del Presidio; il tutto a completamento del  quadro di riordino dei servizi che ASL TO 3 dedica  alla cittadinanza di Giaveno e della Val Sangone, nell’ottica di renderli più moderni e fruibili pur nell’ottica di quella umanizzazione delle cure che la Direzione ha promosso da tempo.

“Dopo l’imminente ultimazione del cantiere presso il polo sanitario di Giaveno, il quadro di riferimento dei servizi  locali si completa dunque con la messa a regime ed il progressivo potenziamento dell’assistenza territoriale anche attraverso le cure domiciliari tele-ssistite” sottolinea Flavio Boraso, Direttore Generale dell’Asl TO3. “Una struttura, quella di Giaveno,  che  fino a non molti anni orsono pareva destinata alla chiusura o comunque al ridimensionamento;  ora  è invece di tutta evidenza che,  anche grazie al supporto dell’Assessorato Regionale alla sanità, ha potuto mantenere un ruolo di centralità sanitaria per i cittadini dell’area essendo fra l’altro state salvaguardate tutte le attività distrettuali, le specialità ambulatoriali e portato  a regime il Servizio di continuità assistenziale a valenza sanitaria”.

“Giaveno oggi gioca un ruolo ben preciso nella rete dei servizi territoriali dell’Asl TO3 in piena integrazione con i presidi ospedalieri di riferimento – aggiunge l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta – un  modello consolidato in rete che nell’Asl vede lavorare  insieme gli ospedali principali con i presidi territoriali appunto come Giaveno,, ma anche Avigliana, Venaria, Pomaretto e Torre Pellice. E’ il modello virtuoso che dobbiamo diffondere in altre realtà territoriali del Piemonte”.

06 luglio 2017
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