La Regione Piemonte esce dal Piano di Rientro. Firmato a Roma l'accordo con il Governo
Dopo oltre sei anni, il Piemonte esce dal Piano di rientro dal debito sanitario. Questa mattina è arrivato l’atto formale che sancisce la fine del pre-commissariamento: la Regione Piemonte, rappresentata dai tecnici dell’assessorato alla Sanità guidati dal direttore Renato Botti, ha firmato a Roma l’ultimo verbale di verifica insieme ai funzionari del Ministero della Salute e del Mef
21 MAR - Dopo oltre sei anni, il Piemonte esce dal Piano di rientro dal debito sanitario. Questa mattina è arrivato l’atto formale che sancisce la fine del pre-commissariamento: la Regione Piemonte, rappresentata dai tecnici dell’assessorato alla Sanità guidati dal direttore
Renato Botti, ha firmato a Roma l’ultimo verbale di verifica insieme ai funzionari del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
"Ora la Giunta
Chiamparino può finalmente approvare il piano assunzioni per il 2017, che consentirà agli ospedali piemontesi di non subire più la carenza di personale cui sono stati sottoposti fin dal 2010 - sottolinea l’assessore alla Sanità
Antonio Saitta -. Si tratta di un successo per la Giunta
Chiamparino, che si era posta questo obiettivo all’inizio del mandato, ma è un successo per tutta la sanità piemontese: il Piemonte era l’unica regione del Nord a essere vincolata dal Piano di rientro".
"Dopo anni – continua l’assessore - in cui il settore non era governato e i conti continuavano a essere fuori controllo, siamo riusciti a raggiungere l’equilibrio economico nei bilanci e ad approvare le riforme necessarie a riportare ordine, acquisendo nuovamente credibilità in sede ministeriale. Tutto questo mantenendo alta la qualità complessiva delle prestazioni: basti solo pensare che nell’ultima griglia che misura i Livelli essenziali di assistenza (Lea) stilata dal Ministero della Salute, il Piemonte è salito al secondo posto in Italia dietro alla Toscana".
Il Piano di rientro era stato siglato il 29 luglio 2010 dalla Giunta
Cota, con l’obiettivo di riportare entro il 2012 la spesa del servizio sanitario regionale sotto controllo, attraverso una serie di provvedimenti strutturali di razionalizzazione e riqualificazione. Nel corso degli anni è stato necessario integrarlo con un addendum e prorogarlo attraverso Programmi operativi che si sono protratti nel tempo. Durante tutto questo periodo i tecnici ministeriali hanno monitorato con estrema attenzione i bilanci delle aziende sanitarie e tutte le azioni intraprese dalla Regione per contenere la spesa e riformare la rete ospedaliera.
"Questo periodo è terminato – conclude
Saitta –. Adesso partirà in concreto la ‘fase due’ della sanità piemontese, quella della crescita: assunzioni, investimenti, nuovi ospedali, sviluppo della rete di assistenza territoriale, riduzione delle liste d’attesa".
Lorenzo Proia
21 marzo 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Piemonte
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy