Torino. Confermata morte 25enne per meningite, ma Regione tranquilizza: “Nessuna modifica ad offerta vaccinale”
Gli esami molecolari hanno confermato l'ipotesi iniziale sulla morte del 25enne di Valperga ieri all'ospedale Molinette di Torino. L’assessorato alla Sanità interviene per ricordare che, "allo stato attuale, non sono giustificate situazioni di allarmismo che rischiano solo di creare problemi agli operatori dei servizi vaccinali delle Asl".
09 GEN - È stata la meningite a causare la morte del 25enne di Valperga, ieri all'ospedale Molinette di Torino. Gli esami molecolari hanno confermato l'ipotesi iniziale, a differenza delle prime analisi i cui esiti erano stati negativi sulla ricerca del meningococco. Come da prassi, i familiari del ragazzo sono stati sottoposti a profilassi.
Nonostante ciò la Regione Piemonte è intervenuta ribadendo di non ritienere necessaria alcuna modifica all’attuale offerta vaccinale contro le meningiti batteriche, in quanto i casi di meningite meningocococcica che si verificano "sono del tutto rari e in diminuzione".
L’assessorato alla Sanità ricorda che, allo stato attuale, non sono giustificate situazioni di allarmismo che rischiano solo di creare problemi agli operatori dei servizi vaccinali delle Asl.
L’attuale calendario prevede in offerta attiva e gratuita la vaccinazione contro la meningite da Haemophilus influenzae b e pneumococco sotto l’anno di età (3°-5°-11° mese), la vaccinazione contro la meningite di tipo C a 13-15 mesi e ai ragazzi di 15-16 anni. A questi vaccini si aggiunge per i nati dal 1° gennaio 2017 - seguendo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 - la vaccinazione contro il meningococco B offerta attivamente e gratuitamente (quattro dosi somministrate a partire dai due mesi di vita), mentre il vaccino contro il meningococco C per gli adolescenti (a 15-16 anni) verrà sostituito da un vaccino tetravalente che protegge contro la meningite di tipo ACWY.
Dal 2008 l’andamento dei casi di malattia invasiva da meningococco mostra una riduzione significativa, in media un caso in meno ogni anno su tutta la popolazione piemontese. Nel 2016 l’incidenza è stata di 15 casi (5 sepsi e 10 meningiti), pari a 3 per 1.000.000 di abitanti. La letalità per malattia invasiva da meningococco è in media inferiore a due decessi per anno. Il sierogruppo B è quello prevalente, riguarda circa il 60% dei casi, seguito dal sierogruppo C. In particolare, una sua maggior frequenza (70%) caratterizza la fascia di età pediatrica (0-14 anni), dato sovrapponibile a quello europeo.
Naturalmente continua a essere garantita la vaccinazione di tutti i soggetti a elevato rischio per patologia, mentre verrà regolata con prenotazione la vaccinazione a prezzo di costo a chi ne facesse richiesta in tutti gli altri casi.
09 gennaio 2017
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