A Biella operatori sanitari sanitari in sciopero contro la Violenza sulle donne. La Asl “A rischio prestazioni non urgenti”
Le organizzazioni sindacale Slai Cobas e Usi hanno scelto di incrociare le braccia in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tra i motivi dello sciopero le discriminazioni e le penalizzazioni sui posti di lavoro ai danni delle lavoratrici. La Asl di Biella avverte: “Le prestazioni non urgenti potrebbero non essere garantite”.
21 NOV - Scioperare in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne per protestare contro il femminicidio e le violenze fisiche, psicologiche e morali contro le donne e le lavoratrici, nonché contro le discriminazioni e le penalizzazioni sui posti di lavoro ai danni delle lavoratrici.
È la scelta dell’Organizzazione sindacale Slai Cobas e dell’Unione Sindacale Italiana (Usi), che per l’intera giornata del 25 novembre 2016, in coincidenza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno proclamato uno sciopero in tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi, per tutte le lavoratrici e i lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari e atipici.
“Pertanto – avverte la Asl di Biella - in tale giornata potrebbero non essere garantite le prestazioni che non rivestono carattere di urgenza”.
21 novembre 2016
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