Piemonte. Anaao in assemblea al San Luigi di Orbassano: “Non vogliamo perdere ruolo nella rete di emergenza”
Il segretario regionale Vitale chiede incontro all’assessore Saitta. Ieri assemblea pubblica nell’ospedale contro il piano di riordino regionale. "Qualcuno potrebbe obiettare che, visto che per ottenere dei risparmi i tagli da qualche parte vanno fatti, se ogni ospedale protesta per le proprie riduzioni, non se ne viene più a capo. E infatti non è questo il problema".
28 FEB - “L’Anaao Assomed chiede all'Assessore di sedersi a un tavolo di confronto, ove si dia vita a concreti progetti sul futuro dell'ospedale. Vogliamo che anche un eventuale inquadramento del San Luigi in ospedale Spoke, con Dea di primo livello, non comporti la perdita di un suo importante ruolo nella rete dell’emergenza e un impoverimento di tutto l’ospedale, sia dal punto di vista della didattica, che da quello superspecialistico in ambito pneumologico”, lo ha dichiarato il Segretario Regionale Anaao,
Mario Vitale al termine dell’assemblea pubblica all’ospedale torinese.
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“Qualcuno potrebbe obiettare che – prosegue Vitale - visto che per ottenere dei risparmi, i tagli da qualche parte vanno fatti, se ogni ospedale protesta per le proprie riduzioni, non se ne viene più a capo. E infatti non è questo il problema”.
“Quello che stupisce, in questo piano di riordino della Sanità Piemontese – aggiunge il segretario Anaao - è che non si vede, tra le altre cose, alcuna coerenza tra le attività iniziate e in corso d’opera e quelli che sono i progetti futuri. Anche qui si potrebbe eccepire che essendo cambiata la Giunta Regionale e trovandoci, grazie alle Giunte precedenti (almeno le ultime tre), in una drammatica situazione economica, è inevitabile che si debba cambiare bruscamente rotta”.
“Però – sottolinea ancora Vitale - visto che al S. Luigi, per decisioni precedenti, sono stati spesi milioni di euro per migliorare le strutture; visto che, sempre parlando di soldi, argomento che, purtroppo, è diventato di gran lunga prioritario nei pensieri dei nostri amministratori, il 31 dicembre 2016 scadranno le rate per l’acquisto delle apparecchiature di Emodinamica, le quali da quel momento diventano di completa proprietà del S. Luigi ( …e a quel punto noi che facciamo? Chiudiamo baracca e burattini e andiamo via. È come se, dopo aver finito di pagare le rate del mutuo della propria casa, si sprangasse tutto e ci si trasferisse in un altro posto);
visto che, il S. Luigi è storicamente l’ospedale di riferimento per le malattie polmonari e i tagli previsti finirebbero inevitabilmente per impoverire rapidamente anche il bagaglio di conoscenze specialistiche maturate negli anni…”
“E’ davvero impossibile – conclude - evitare di gettare al vento un fiume di denaro insieme a un capitale di esperienza professionale apprezzata e riconosciuta anche oltre i confini regionali e nazionali?Sono questi i risparmi di cui tanto si parla?”
28 febbraio 2015
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