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Infermieristica: prospettive sull’abolizione del vincolo di esclusività

24 MAG - Gentile direttore,
come membri della Consulta Giovani dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino ci siamo interrogati sull'abolizione del vincolo di esclusività. Abbiamo atteso, abbiamo osservato la situazione e abbiamo cercato di capire quanto questo tema, a distanza di poco più di un mese, risultasse ancora caldo per i professionisti in attesa di risposte.

Ci siamo domandati se la decisione presa dall’attuale Governo fosse dettata da una rinnovata consapevolezza del ruolo degli infermieri all’interno del Sistema Sanitario Nazionale o dall’ennesimo tentativo di salvare un sistema sempre più affaticato dalla necessità di dover soddisfare determinati standard qualitativi in assenza di un adeguato numero di professionisti.

Crediamo che la richiesta dell’abolizione del vincolo di esclusività si inserisca, o dovrebbe inserirsi, in un percorso più ampio di riconoscimento della nostra professione. Così come avviene per altre professioni sanitarie, infatti, riconoscere agli infermieri la possibilità di lavorare oltre, in termini di orario e di luoghi, al regolare contratto di lavoro dipendente, veicola alla società un messaggio di autonomia professionale e di fiducia nella stessa. In questo modo, il professionista avrebbe, inoltre, la possibilità di valorizzare la propria esperienza e le proprie competenze acquisite anche attraverso percorsi di formazione post-base.

Tuttavia, tale richiesta, ignorata per anni, è stata soddisfatta con una nota di rammarico. Infatti, attribuendo a questo riconoscimento Professionale un vincolo temporale, viene apposta quella che potremmo definire a tutti gli effetti una "data di scadenza".

Nonostante l’ultimo rapporto pubblicato dall’Agenas riporti una carenza di circa 150mila infermieri, la soluzione proposta dall’attuale Governo non sembra volta a sostenere i pilastri del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Quello che osserviamo è, invece, la risposta di una politica che continua a non dimostrare il riconoscimento della nostra Professionalità e delle nostre Competenze.

Una politica che negli ultimi anni è rimasta in silenzio di fronte alle nostre condizioni di lavoro, alle nostre necessità formative, alle richieste di stipendi più equi e a condizioni di lavoro valorizzanti. Una politica che ha promesso e non mantenuto, che nuovamente sembra dare per poi immediatamente togliere.

Ci poniamo a questo punto una domanda: che cosa accadrà dopo il 31 dicembre 2025, data l’assenza di strategie che rendano definitiva l’abolizione del vincolo? Dinanzi a questo decreto, che nuovamente pone la salute in secondo piano rispetto a ogni interesse economico, e alla decisione di marchiare con una data di scadenza la libertà concessa al vincolo di esclusività contrattuale, ci chiediamo se dipenda solo da noi infermieri far comprendere che i professionisti sanitari non si dovrebbero inserire all'interno di alcuna piramide o gerarchia basate sul merito o sul potere politico, ma sono tutti egualmente fondamentali per la salute della popolazione. Gli infermieri, infatti, non dovrebbero sopperire alle carenze numeriche del sistema, ma essere messi in rilievo per la loro professionalità. Questa "data di scadenza" contribuisce a non garantire il riconoscimento che la nostra professione merita.

Riteniamo, come giovani infermieri, che sia sempre più necessario svincolare, senza ripensamenti, la nostra professione da limitazioni e scadenze frutto di una politica poco lungimirante; solo così sarà possibile garantire e fornire un'assistenza adeguata ai cittadini.

Consulta Giovani OPI Torino

24 maggio 2023
© Riproduzione riservata

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