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Santa Croce di Magliano. Inaugurata la Casa della Salute

A tagliare il nastro il presidente della Regione Frattura. “Superiamo la vecchia concezione che vedeva nell’ospedale il solo punto di riferimento nel nostro sistema di cure. Oggi non è più così”, ha detto il presidente. Case della salute saranno aperte nei comuni di Agnone, Venafro, Isernia, Frosolone, Trivento, Bojano, Riccia, Larino, Termoli e Campobasso. Di imminente attivazione quelle di Montenero di Bisaccia e Castelmauro.

28 GIU - Anche a Santa Croce di Magliano c’è una Casa della salute. È stata inaugurata stamani, alla presenza del presidente della Regione Paolo di Laura Frattura. “Un nuovo presidio funzionale e rispondente all’obiettivo prioritario della nostra riorganizzazione sanitaria, la medicina sul territorio”, ha dichiarato in una nota Frattura, che è anche commissario ad acta per la sanità. Quella di Santa Croce di Magliano la prima delle nuove strutture polivalenti che a breve entreranno in funzione in numerosi centri del Molise, come indicato nel Programma operativo straordinario 2015-2018.

“Servizi – ha proseguito –, realmente vicini ai molisani. Con essi superiamo la vecchia concezione che vedeva nell’ospedale il solo punto di riferimento nel nostro sistema di cure. Oggi non è più così e la condivisione dei cittadini ci incoraggia a proseguire in questo processo di riforma. Offriamo con la Casa della salute, grazie alle prestazioni di tanti nostri professionisti, un insieme di attività sanitarie e sociosanitarie integrate e in linea con i bisogni principali delle nostre comunità. I riscontri registrati con le prime aperture danno ragione al percorso di potenziamento delle Case della salute quali punti di incontro tra la domanda e l’offerta di cure qualificate sul territorio”.
 
La Casa della salute di Santa Croce, oltre ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, ospita gli ambulatori specialistici delle seguenti discipline: dermatologia, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, ortopedia, odontoiatria, oculistica, ginecologia, logopedia, psichiatria, otorinolaringoiatria, punto prelievo, ufficio vaccinazioni e postazione del 118. All’interno anche il presidio Avis e il centro sociale ricreativo di sostegno alle disabilità e di integrazione. Faranno riferimento alla cittadella sanitaria di Santa Croce i comuni limitrofi di Colletorto, Ururi, Montelongo, San Giuliano di Puglia, Bonefro e Rotello per un totale di 12 mila cittadini afferenti al Distretto di Termoli.

“Un’offerta completa commisurata alle esigenze di tutti noi e presente nel territorio, con la Casa della salute rappresentiamo la nostra idea di medicina di comunità, una medicina prossima che incrocia e integra i servizi prettamente sanitari a quelli sociosanitari includendo il fondamentale mondo del volontariato”, ha spiegato Frattura che così ha voluto ringraziare il sindaco Donato D’Ambrosio con l’amministrazione comunale “per la lungimiranza mostrata e la capacità di assumersi più di una responsabilità” e tutto il personale sanitario, “dalla direzione ai collaboratori”. “È solo grazie a voi – ha sottolineato –, se siamo qui oggi e sempre grazie a voi riusciremo, me lo auguro, a centrare un altro obiettivo prioritario, l’abbattimento delle liste d’attesa, scommessa legata all’implementazione, alla qualificazione e agli investimenti fatti e da fare nel nostro Molise”.

Presa in carico del paziente, presenza di specialisti, strumentazioni, nuovi concorsi e investimenti, “su questi temi – ha concluso il presidente –, continuiamo a confrontarci con chi è convinto che l’ospedale o il posto letto siano gli unici parametri validi per garantire assistenza ai cittadini. Noi non lo pensiamo, per questo ci stiamo attivando per assicurare, entro la fine dell’anno, la più completa copertura di servizi nel nostro Molise”.

Case della salute saranno aperte nei comuni di Agnone, Venafro, Isernia, Frosolone, Trivento, Bojano, Riccia, Larino, Termoli e Campobasso. Di imminente attivazione quelle di Montenero di Bisaccia e Castelmauro.

In tutte le Case della salute ci saranno anche la porta unica di accesso (Pua) per la rete delle prestazioni sociosanitarie, lo sportello di prenotazioni Cup, l’ambulatorio infermieristico, la continuità assistenziale, le cure domiciliari, la riabilitazione.

28 giugno 2017
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