Diabete. Fand: “Prezzo di riferimento nazionale per i dispositivi medici”
L'Associazione italiana diabetici, che apre oggi a Isernia i lavori della XXXIV Assemblea nazionale, si appella al Parlamento. "Basta con la malsana idea delle gare regionali. Il prezzo di riferimento nazionale per siringhe, aghi, microinfusori, sensori e strumenti per l’autocontrollo domiciliare della glicemia è la giusta soluzione".
08 APR - “È un bene che i nostri parlamentari si siano mobilitati con una mozione per spingere il Governo a promuovere iniziative utili a sostenere bambini e adolescenti con diabete durante il percorso scolastico, affrontando un problema molto sentito da tutti noi. Ora chiediamo che analogamente, Deputati e Senatori chiamati a esprimere il parere sul nuovo 'codice degli appalti', si attivino per affrontare un altro fondamentale tema che riguarda non solo tutti i diabetici - grandi e piccoli -, ma milioni di italiani colpiti dalle malattie croniche. Mi riferisco alle procedure d’acquisto dei dispositivi medici destinati alla terapia domiciliare, da parte del Servizio sanitario". Questo l'appello al Parlamento da parte di Fand, Associazione italiana diabetici.
Il presidente Fand,
Albino Bottazzo, ha proseguito ricordando come: “il 16 marzo scorso il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione (Anac) ha approvato i prezzi di riferimento di 39 dispositivi medici, relativi a siringhe, cerotti e ovatta di cotone. È la chiara dimostrazione che è possibile farlo. Allora lo si faccia: il prezzo di riferimento nazionale per siringhe, aghi, microinfusori, sensori e strumenti per l’autocontrollo domiciliare della glicemia è la giusta soluzione. Il prezzo di riferimento nazionale garantisce un accesso uniforme sul territorio ad apparecchi che sono strumenti di cura, di terapia, che devono rispondere a ben precisi bisogni clinici, diversi da persona a persona. Basta con la malsana idea delle gare regionali, che non permettono di rispettare l’appropriatezza terapeutica, danneggiando le persone con diabete; che lasciano dietro di sé prezzi diversi da Regione a Regione, in spregio al principio della razionalizzazione della spesa; che creano disparità di trattamento tra cittadini di Regioni diverse, dove in alcune sarebbe possibile disporre di dispositivi che in altre sono preclusi, in spregio all’art. 117 della Costituzione che vuole tutti i cittadini uguali di fronte all'assistenza sanitaria. Tutto ciò tralasciando, per carità di Patria, i ben noti casi di Regioni che hanno voluto perseguire questa strada, come Liguria ed Emilia Romagna, con gravi danni anziché benefici.”
“Illustri Senatrici e Senatori, Onorevoli Deputate e Deputati, è sufficiente un vostro intervento per garantire tutto ciò, inserendo un semplice richiamo nel nuovo codice degli appalti. Siamo nelle vostre mani”, ha concluso Bottazzo.
08 aprile 2016
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