Vaccini. Burioni attacca Ceriscioli, il governatore risponde: “Si sbaglia, non sosteniamo i no-vax”
Alla Leopolda del Pd il virologo ha contestato Ceriscioli per avere affidato la delega alla Sanità a Federico Talè, che avrebbe “difeso” un evento al quale era intervenuto un medico no-vax radiato. Il governatore replica: “Talè non è affatto un sostenitore dei no vax. Del resto perché la Regione Marche, la prima con l'Emilia Romagna a dotarsi di una legge regionale sull'obbligo vaccinale, ancora prima del Decreto Lorenzin, avrebbe dovuto scegliere un uomo con orientamenti no vax?”.
22 OTT - “Del professor
Roberto Burioni ho sempre ammirato il rigore scientifico e la qualità delle argomentazioni a difesa della scienza contro la superficialità e la disinformazione. Per questo sono certo che accetterà, da ottimo scienziato qual è, le correzioni che doverosamente vanno fatte alle sue esternazioni di ieri alla Leopolda”. Sono le parole, diffuse dall’Ansa, con cui il presidente della Regione Marche
Luca Ceriscioli replica alle parole dette dal virologo nel corso dell'incontro del Pd a Firenze.
Il virologo ha fatto riferimento al Festival Villa e Castella di Pesaro del giugno 2017, patrocinato dal Consiglio Regionale Marche, contestando il fatto che fosse stato invitato a parlare un medico no vax “radiato dall'ordine”. Burioni ha osservato poi come il presidente Ceriscioli avesse recentemente “tolto” le deleghe sanità al consigliere
Fabrizio Volpini, “difensore delle vaccinazioni”, affidandole al “geometra
Federico Talè” che invece avrebbe “difeso questo festival” “come se ci fosse la libertà di parola nel dire certe scemenze”.
La prima “correzione”, ribatte Ceriscioli, “è che al consigliere Volpini non è stata tolta nessuna delega perché è stato lui a dimettersi volontariamente e, ribadisco, senza che nessuno glielo chiedesse”.
“La seconda - aggiunge il presidente - è che il consigliere Talè, che ha preso il suo posto, non è affatto un sostenitore dei no vax, tutt'altro. Del resto - osserva - per quale motivo la Regione Marche, che è stata la prima con l'Emilia Romagna a dotarsi di una legge regionale sull'obbligo vaccinale, ancora prima del Decreto Lorenzin, cosa a suo tempo lodata proprio dallo stesso Burioni, avrebbe dovuto scegliere improvvisamente un uomo con orientamenti no vax? Un controsenso senza alcuna logica. E infatti che Talè sia antivaccinista - aggiunge il presidente - è una notizia non vera e, soprattutto, non verificata. Proprio come quelle che il professor Burioni è solito condannare nella sua lodevole missione pro scienza, ma nella quale stavolta è clamorosamente incappato anche lui”.
22 ottobre 2018
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