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Marche. Anpas: “Regione non rispetta gli impegni, interrompiamo il trasporto in ambulanza”

Ultimatum delle 45 associazioni Anpas della regione Marche: “Il 9 luglio ogni associazione consegnarà le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni, interrompendo contestualmente ogni loro attività a favore di Asur Marche e Regione Marche”. Le polemiche scattate in merito ai pagamenti attesi ed a criteri di rimborso dei costi futuri.

05 LUG - “Dopo mesi di confronto serrato con Asur e Regione Marche, le Organizzazioni di Volontariato Anpas sono costrette a comunicare definitivamente che le numerose criticità irrisolte interessanti il sistema del trasporto sanitario (in regime di emergenza e non) non consentono loro di continuare a garantire i servizi di trasporto, costringendole a consegnare le chiavi dei propri mezzi ai Sindaci dei Comuni ove esse hanno sede”.
 
Così l’Anpas Marche annuncia in una nota che le 45 associazioni dell’associazione di trasporto in ambulanza hanno deciso “in via definitiva ed irrevocabile di continuare la propria attività per un tempo limitato, arrivando a consegnare le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni il giorno 9 luglio 2018, con una manifestazione generale nell’intera Regione, ed interrompendo contestualmente ogni loro attività a favore di Asur Marche e Regione Marche. Tale decisione è già stata comunicata formalmente ai vertici della Sanità regionale”.

 A centro della questione i pagamenti attesi ed icriteri di rimborso dei costi futuri. “Nonostante il raggiungimento di un formale e dettagliato accordo tra le parti, sottoscritto in data 9 marzo 2018 a seguito di pregresse azioni di protesta, a distanza di quasi quattro mesi si deve purtroppo rilevare che la parte pubblica, ed Asur in particolare, ha disatteso tutti gli impegni assunti ignorando completamente l’accordo firmato, in merito al quale Anpas Marche ha invece onorato integralmente i propri impegni”, afferma Anpas in una nota.

“Pur stigmatizzando la scorretta condotta dei soggetti, tutti di altissimo livello, intervenuti nella firma del suddetto accordo”, Anpas Marche riferisce di avere “tentato strenuamente ogni possibile mediazione per giungere a condizioni di garanzia in merito ai pagamenti attesi fin dal 2013 ed a criteri di rimborso dei costi futuri rispondenti ai pronunciamenti di ANAC e UE, ed idonei a consentire la sopravvivenza delle 45 associazioni aderenti. Dopo mesi di inutili incontri ed a fronte di gravissime criticità amministrative rilevate, oltre che della palese assenza di qualunque concreta volontà da parte di Asur e Regione Marche di rispettare gli impegni assunti e di riportare alla normalità un sistema di fondamentale importanza per i cittadini marchigiani, occorre osservare anche lo svilupparsi di deprecabili azioni ritorsive nei confronti delle associazioni Anpas sul piano amministrativo e finanche operativo, in un contesto ormai privo di ogni razionale principio di gestione”.

“Duole prendere atto – conclude la nota dell’Anpas - del fallimento del pur apprezzabile tentativo di coordinamento del Dott. Fabio Sturani, in rappresentanza della Presidenza Regionale (con delega alla Sanità) che palesa l’esistenza di dinamiche gestionali clamorosamente fuori controllo in cui neppure il governo regionale, pur apparentemente volendolo, riesce a porre vincoli ed indirizzi”.

05 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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