Entro il 2026 mancheranno 335 medici di medicina generale. E non basterà raddoppiare le borse Mmg
Un’analisi condotta dalla Fimmg Marche traccia uno scenario a tinte fosche. Già dal 2022 il numero di medici sarà insufficiente per coprire tutte le sedi e garantire il rapporto ottimale. “È difficile ad oggi pensare come si possa risollevare la situazione, almeno a livello regionale Marche. Necessario intervenire per non lasciare la medicina del territorio nel caos e l'abbandono, già solo fra 3 anni”. LO STUDIO
26 MAR - Da qui al 2026 nella Regione Marche mancheranno 335 medici di medicina generale come conseguenza dell’incremento dei pensionamenti e dell’insufficiente capacità del sistema formativo. Se anche si raddoppiasse il numero di borse regionali per la formazione in Medicina Regionale si registrerebbe ancora una carenza di 200 medici.
È quanto emerge da uno studio realizzato da Claudio Cappelli per Fimmg Marche che ricalca
un’analoga analisi condotta nel 2016 da Fimmg Emilia Romagna e che ha analizzato la graduatoria regionale Marche di Assistenza Primaria al 2018.
“È ormai noto l'allarme lanciato da Fimmg e da tutte le sigle sindacali sulla carenza di medici atta a compensare i pensionamenti, cosi come è noto che lo strumento garante di programmazione, ovvero la graduatoria regionale, mostri una situazione assolutamente non coerente con il contesto con cui ci andremo a rapportare”, scrive Cappelli.
“Lo studio dinamico delle graduatorie regionali, integrato con i dati Enpam relativi all'anagrafica degli attuali convenzionati, è quindi un esercizio assolutamente indispensabile per governare l'oramai imminente ricambio generazionale, per valutare la velocità d'accesso alla convenzione dei reali interessati e per individuare da oggi le aree regionali che più soffriranno la carenza di medici di medicina generale”, aggiunge.
Lo studio prende in considerazione tre aspetti del fenomeno: l’analisi delle graduatorie finalizzata a definire i medici realmente interessati alla medicina generale e quindi a sostituire i medici che nei prossimi anni andranno in pensione; le curve pensionistiche e i nuovi ingressi nella professione valutati sulla base delle borse di studio annue in medicina generale (25).
Ebbene, a oggi, secondo le stime di Cappelli, dei 1.448 medici iscritti in graduatoria solo 387 sono realmente interessati alla medicina generale. E di questi, solo 204 sono residenti nella Regione Marche e quindi interessati a esercitare effettivamente la professione in questa regione.
Peggiori le stime per il futuro. Considerando soltanto i pensionamenti per età (70 anni) lo studio prevede che il 2021 sarà l’ultimo anno in cui nelle Marche il numero di medici di famiglia sarà sufficiente a coprire l’intero fabbisogno.
Dal 2022 si cominceranno a registrare carenze: 46 nel 2022, 146 nel 2023, 208 nel 2024, 278 nel 2025, 325 nel 2026.
“Recentemente è stato proposto di aumentare le borse di studio a livello nazionale passando dagli attuali 987 contratti a 1.185 con l'auspicio e l'obiettivo di arrivare a quota 2.000 unità. Ma basterà?”, si chiede Cappelli. Assolutamente no. “Lo sforzo di raddoppiare le borse di studio al corso di formazione in medicina generale è un tentativo assolutamente apprezzabile quanto però tardivo e purtroppo altrettanto inefficace”, dice.
Lo scenario passerebbe infatti da 325 a 200 medici mancanti.
“È difficile ad oggi pensare come si possa risollevare la situazione, almeno a livello regionale Marche, ma il tavolo della programmazione, alla luce di questi dati di cui spero se ne terrà conto, dovrebbe essere rafforzato per non lasciare la medicina del territorio nel caos e l'abbandono, già solo fra 3 anni”, conclude.
26 marzo 2018
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