Ospedale di Comunità di Sant’Elpidio. Attivati 20 posti letto per le cure intermedie
La continuità dell’assistenza, all’interno delle cure intermedie, è garantita dai medici di medicina generale che hanno aderito all’avviso di disponibilità. Ceriscioli: “Sono molto soddisfatto perché dimostriamo che l’idea dell’ospedale di comunità è una buona idea”.
30 MAG - Il presidente della Regione Marche,
Luca Ceriscioli, ha partecipato sabato scorso all’inaugurazione del nucleo di cure intermedie con venti posti letto, presso l’ex ospedale di Sant’Elpidio a Mare, un investimento di oltre 600 mila euro per circa 500 metri quadrati. Erano tra gli altri presenti all’evento l’onorevole
Paolo Petrini, l’assessore regionale
Fabrizio Cesetti, il consigliere regionale
Francesco Giacinti, il sindaco di Sant’Elpidio a Mare A
lessio Terrenzi, il sindaco di Fermo
Paolo Calcinaro.
“Sono molto soddisfatto – ha detto Ceriscioli –
perché oggi qui dimostriamo che l’idea dell’ospedale di comunità è una buona idea. Si offre il massimo dei servizi rimanendo nei territori, dando risposte di prossimità alle fragilità. Se nei servizi agli acuti si va verso la concentrazione, per sfruttare l’efficienza delle tecnologie e delle eccellenze, con il modello dell’ospedale di comunità si offrono risposte a quelle esigenze che meglio possono essere date rimanendo diffusi sui territori e vicini ai bisogni. Un anello di congiunzione che forma una rete territoriale, dove aumentano i posti letto per cure intermedie, liberando i posti letto dedicati alle patologie acute, razionalizzando quindi il sistema complessivo, fino alle cure domiciliari. Non si tratta di risposte settoriali, perché far fronte alle fragilità degli anziani, attraverso strutture moderne, belle, funzionali come questa, significa dare risposte e sollievo alle famiglie. Gli operatori sono messi in condizione di operare al meglio, nell’ambito di una politica che svela chi siamo, la nostra identità: condivisione, pragmatismo, che dà risposte adeguate a chi ci chiede cure e risposte in un momento di debolezza, come quello che vive chi si rivolge ai servizi sanitari”.
“Oggi – ha proseguito Ceriscioli - è un grande giorno, questa struttura rinasce e ci permette di guardare al futuro con ottimismo, sul versante degli ospedali di Fermo e Amandola e su quello degli investimenti, ora che grazie al lavoro dei parlamentari in commissione finanze, nuove risorse sosterranno nuove progettualità. Regione, Asur e territori proseguiranno in questa strategia a cui altre Regioni guardano a modello con interesse crescente”.
I lavori per la progettazione e realizzazione del presidio di cure intermedie presso l’ex Ospedale di Sant’Elpidio a Mare, riferisce la Regione in una nota, sono stati di 615mila euro. Il presidio occupa 480 metri quadrati al secondo piano del nosocomio. Con la sottoscrizione dell’accordo di area vasta per la medicina generale, la continuità dell’assistenza, all’interno delle cure intermedie, è garantita dai medici di medicina generale che hanno aderito all’avviso di disponibilità.
Dal primo marzo scorso, l’ex punto di primo intervento territoriale è stato trasformato in Pat (Punto di assistenza territoriale), la cui attività, svolta sulle 12 ore sette giorni su sette è garantita da medici di medicina generale e di continuità assistenziale.
Il piano di riordino del Servizio Sanitario Regionale ha disciplinato la riconversione dell’Ospedale di Polo di Sant’Elpidio a Mare in Casa della Salute di tipo C (Ospedale di Comunità). E’ prevista la realizzazione anche di un nucleo di Cure Intermedie per garantire la continuità delle cure territorio – ospedale, per una assistenza primaria nelle 24 ore, per una medicina vicina ai cittadini, accessibile e fruibile, con opzioni assistenziali appropriate, quale riferimento unico, sanitario e socio-sanitario, in grado di allocare servizi di assistenza sanitaria di base, attività specialistiche territoriali e residenzialità extraospedaliera, con la costituzione di residenzialità di tipo estensivo R2 (C.I.), nel caso specifico con nuclei di 20 p.l., derivati dalla riconversione dei reparti di Medicina per Acuti.
Nel Presidio sono allocati:
al Piano terzo sottostrada l’Archivio; al Piano secondo sottostrada la Diagnostica per Immagini e la Palestra di Fisiatria e Riabilitazione Funzionale; al piano primo sottostrada gli studi/ambulatori dei Medici di Medicina Generale ed i Servizi Distrettuali delle Cure Domiciliari; al Piano terra Accettazione- CUP- Cassa n° 3 postazioni, Punto Prelievi, Punto della Continuità Assistenziale, Punto di Primo Intervento Territoriale, POTES; al Piano Primo i seguenti ambulatori distrettuali: Ambulatorio Territoriale delle Cure Primarie, Ambulatorio Trasfusionale/AVIS, Ambulatorio Dermatologia, Urologia, Cardiologia, Geriatria, Fisiatria, Ginecologia, Neurologia, Nutrizione Clinica/Diabetologia; al Piano secondo il Presidio Cure Residenziali Estensive R2.1 con 20 p.l. di Cure Intermedie.
E’ presente, altresì, una postazione H12 tipo MSA nella sede distrettuale “Ospedale di Comunità” di Sant’Elpidio a Mare, che si aggiunge alle postazioni MSA di Porto San Giorgio e Montegiorgio.
L'Area Vasta 4 ha proceduto alla riconversione dei Poli Ospedalieri di Montegiorgio e di Sant’Elpidio a Mare in strutture territoriali, finalizzate ad ospitare Ospedali di Comunità ricomprendenti un nucleo di Cure Intermedie composto di venti posti letto. E’ già stato attivato alla fine del 2015 il Presidio di Cure Intermedie presso l’Ospedale di Comunità di Montegiorgio, attualmente a pieno regime, ivi compreso il Punto di Primo Intervento Territoriale e la Potes h24.
30 maggio 2017
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