Marche. Ospedali di Comunità, parere favorevole, ma condizionato, della Commissione Sanità del Consiglio
Il via libera è stato dato a condizione che “resti attivo un mix di posti letto di Lungodegenza/Riabilitazione e Cure intermedie presso gli Ospedali di Comunità, ove già previsti”, e che “si passi alla attivazione dei posti letto di Cure intermedie" garantendo, nel frattempo, nelle 12 ore notturne, la presenza del Medico Dipendente e del Medico di Continuità assistenziale.
12 GEN - Via libera da parte della Commissione Sanità del Consiglio regionale delle Marche
alla delibera di Giunta che adegua le Case della salute tipo C, ridefinite Ospedali di Comunità, agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera. “Con la sua adozione si porta a compimento la riduzione della frammentazione ospedaliera sul territorio e la riconversione delle piccole strutture ospedaliere, oltre alla riorganizzazione della rete territoriale dell'emergenza-urgenza, sulla base delle valutazioni dei volumi e della strategicità delle prestazioni, delle performance e degli esiti clinici, nel quadro più generale della riorganizzazione del Sistema sanitario regionale”, si legge in una nota del Consiglio che annuncia l’approvazione del provvedimento.
Alla riunione hanno partecipato il presidente della Giunta regionale,
Luca Ceriscioli, e il presidente del Consiglio regionale, A
ntonio Mastrovincenzo, oltre ai dirigenti della sanità regionale. C’è stato “un dibattito molto partecipato – riferisce la nota del Consiglio - che si è avvalso del contributo di consiglieri regionali esterni alla Commissione”, al termine del quale è arrivato il parere espresso “a condizione che nella delibera venga specificato che resti attivo un mix di posti letto di Lungodegenza/Riabilitazione e Cure intermedie presso gli Ospedali di Comunità, ove già previsti dalla DGR 735/2013, e che si passi alla attivazione dei posti letto di Cure intermedie che dovranno gradualmente andare a regime, garantendo nel frattempo nelle 12 H notturne il mantenimento della presenza del Medico Dipendente, adeguatamente formato, oltre al Medico di Continuità assistenziale. Tale tempistica – conclude la nota - consente di verificare eventuali criticità che potrebbero realizzarsi nei singoli territori dando il tempo all'ASUR di sanarli”.
12 gennaio 2016
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