Farmacisti Volontari. Congresso nazionale a L’Aquila, a 15 anni di distanza dal terremoto
La giornata è stata l’occasione per ripercorrere l’evoluzione dell’Associazione nei suoi quindici anni di attività a sostegno delle popolazioni in situazioni emergenziali, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti che vedono i farmacisti volontari impegnati sul territorio per offrire assistenza, servizi di salute e supporto alle persone più vulnerabili.
09 OTT - Si è tenuto sabato 5 ottobre a L’Aquila, sotto l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, l’VIII Congresso nazionale dell’Associazione Coordinamento Nazionale Farmacisti Volontari per la Protezione Civile. Non una scelta casuale quella di organizzare il Congresso nel capoluogo abruzzese, teatro della prima esperienza di volontariato dei farmacisti dopo il drammatico terremoto del 2009, in seguito al quale, su forte impulso della FOFI, si decise di dare vita a una organizzazione su scala nazionale.
All’evento, svoltosi presso la sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo, prestigiosa sede del Consiglio regionale abruzzese, hanno partecipato più di 130 farmacisti volontari provenienti da tutta Italia, alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo della Professione. La giornata è stata l’occasione per ripercorrere l’evoluzione dell’Associazione nei suoi quindici anni di attività a sostegno delle popolazioni in situazioni emergenziali, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti che vedono i farmacisti volontari impegnati sul territorio per offrire assistenza, servizi di salute e supporto alle persone più vulnerabili.
A fare gli onori di casa,
Giorgio Leone, presidente dei Farmacisti volontari sezione dell’Aquila. “La grande partecipazione all’VIII Congresso sta a testimoniare l’affetto e la vicinanza che tutti i Farmacisti Volontari nutrono nei confronti di L’Aquila. È stato emozionante rivedere alcuni momenti drammatici del 2009 e gli interventi che i Farmacisti di L’Aquila hanno vissuto in prima persona. Il Convegno ha trattato temi di grande interesse ed è stato importante anche nell’incentivare le iniziative sul territorio che andranno a coinvolgere sempre più Volontari Farmacisti”.
In apertura dei lavori, i presidenti della FOFI,
Andrea Mandelli, della Fondazione Francesco Cannavò,
Luigi D’Ambrosio Lettieri, e dell’Associazione Farmacisti Volontari per la Protezione Civile,
Enrica Bianchi, hanno ripercorso con orgoglio ed emozione i primi quindici anni di storia dell’Associazione, sottolineando il ruolo e il valore sociale del farmacista volontario come figura di supporto ai servizi sanitari garantiti alle popolazioni e ai territori colpiti da situazioni emergenziali.
“Quella di oggi – ha commentato la presidente Enrica Bianchi - è una giornata molto emozionante, che ci riporta tutti insieme ancora una volta in Abruzzo, nei territori in cui è nata l’Associazione dei Farmacisti Volontari, in seguito al terribile terremoto che ha sconvolto L’Aquila nel 2009 e che ci ha visti per la prima volta impegnati nei soccorsi con il camper dei farmacisti dell’Ordine di Cuneo, inaugurato solo pochi mesi prima. In questi quindici anni, l’Associazione è cresciuta grazie al contributo di tantissimi colleghi e spero che tanti altri possano unirsi in quella che considero una grande famiglia, che coniuga la passione per la professione all’attività di volontariato a servizio della popolazione più fragile”.
L’Associazione Farmacisti Volontari per la Protezione Civile oggi conta 13 Sezioni lungo la penisola, isole comprese. La sua colonna mobile è costituita da sei unità mobili farmaceutiche (camper farmacia) e da tre pick up a disposizione del Dipartimento della Protezione civile, pronti a intervenire su tutto il territorio nazionale e oltre i confini in caso di necessità. Oltre agli interventi di protezione civile finalizzati all’approvvigionamento, la distribuzione e lo smistamento di medicinali nelle zone interessate da calamità naturali o eventi eccezionali, l’Associazione è impegnata in iniziative di promozione della salute e di sostegno ai soggetti più vulnerabili, dalle campagne vaccinali e di screening, all’accoglienza dei migranti, alla raccolta dei medicinali in favore delle persone in difficoltà economiche, operando in sinergia con altri Enti del Terzo Settore.
“In questi quindici anni, la rete dei Farmacisti Volontari è diventata sempre più forte e capillare. Lo spirito di mobilitazione, il supporto umano, il patrimonio di competenze e capacità messe al servizio dei territori colpiti da eventi drammatici, hanno rappresentato un punto di forza e una risorsa straordinaria per le nostre comunità”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Francesco Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Anche in situazioni di estrema difficoltà, non da ultimo nel corso dell’emergenza Covid e delle recenti alluvioni, i farmacisti volontari sono riusciti a garantire l'efficienza dell'assistenza farmaceutica e dell’erogazione dei servizi socio-sanitari, rendendosi protagonisti di un’opera di volontariato svolta con perizia e professionalità, in piena sinergia con la Protezione Civile, con la Fofi, gli altri operatori sanitari e le realtà del Terzo settore. Si tratta di una lodevole attività di servizio reso con competenza e generosità da tantissime colleghe e colleghi che hanno scolpito nel cuore il valore della solidarietà anche in iniziative di volontariato sociale reso fuori dai contesti emergenziali, come il supporto ai progetti del Banco Farmaceutico”.
“È stato emozionante ripercorrere la storia dell’Associazione dei Farmacisti Volontari insieme ai tanti colleghi che, sempre più numerosi da Nord a Sud del Paese, hanno scelto di mettersi dalla parte di chi ha bisogno. 15 anni di storia sono un bagaglio importante, fatto di impegno costante e di tante soddisfazioni nell’essere sempre in prima linea quando le emergenze nazionali e internazionali richiedono la mobilitazione della grande macchina della Protezione Civile italiana”, ha commentato il presidente FOFI, Andrea Mandelli. “L’attività svolta dei farmacisti volontari, fortemente sostenuta dalla Federazione degli Ordini, esprime appieno lo spirito di dedizione al prossimo e la volontà di mettersi in gioco nell’interesse del Paese che sono il cuore pulsante della professione di farmacista, tanto durante le emergenze quanto in tempo di pace per garantire la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini”.
09 ottobre 2024
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