21 aprile -
Gli ultimi dati stimano che in Lombardia siano circa 200.000 le persone affette da forme di demenza (Alzheimer e altre), tanto che dal 2004 a oggi sono aumentate del 22% le persone ospitate nelle Rsa. “Questo indica che quello della cronicità e fragilità degli anziani è un tema centrale di cui le politiche socio-sanitarie si devono occupare con forza. La Regione lo sta facendo, in modo assolutamente innovativo, con l'evoluzione del Sistema socio-sanitario regionale che ha consentito, attraverso l'istituzione del Fondo per la famiglia, la creazione di Misure come l''Rsa Aperta', che ha introdotto interventi diversificati, personalizzati e flessibili, che aiutano la famiglia a gestire la fragilità-cronicità dell'anziano, al proprio domicilio". Lo ha osservato l'assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale di Regione Lombardia
Giulio Gallera, intervenendo, questa mattina, al Pio Albergo Trivulzio alla presentazione della ricerca, condotta da Aima e Censis, sull'impatto economico e sociale della malattia di Alzheimer.
"Tra le Misure del Reddito di Autonomia 2016 - ha spiegato l'assessore - abbiamo confermato il 'Voucher di Autonomia' che ha l'obiettivo di favorire l'autonomia delle persone anziane e il miglioramento delle condizioni di vita del suo intero nucleo familiare attraverso la concessione di un contributo di 400 euro al mese per 12 mesi".
"Il mio Assessorato - ha sottolineato Gallera - è ora impegnato nella definizione delle Linee guida per l'applicazione della legge regionale che sostiene interventi in favore del lavoro svolto dagli assistenti familiari. Una legge importante che prevede, tra l'altro, l'istituzione di Registri territoriali che contengono informazioni circa le competenze, la formazione e le disponibilità orarie degli assistenti".
"Sono molto lieto - ha concluso - che l'Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) riconosca che la modalità di presa in carico delle persone colpite da Alzheimer, e i risultati raggiunti dal Pio Albergo Trivulzio(PAT) di Milano, rappresenti un modello da ampliare e esportare. Anche Regione Lombardia crede nelle sue potenzialità. Infatti, insieme al Comune e al PAT abbiamo costituito un gruppo di lavoro tecnico che attraverso l'individuazione delle sue vocazioni, maggiormente utili alla città, la aiutino a superare le difficolta economiche, in modo definitivo".