8 gennaio -
"Il nesso tra patologie tumorali e inquinamento ambientale è purtroppo ampiamente dimostrato e mai come negli ultimi anni ne abbiamo avuto la certezza. Dal caso emblema di Taranto alla Campania, l'aumento delle neoplasie legate alla dispersione nell'aria, nell'acqua e nel terreno di rifiuti tossici è esponenziale e interessa sempre più spesso i bambini. Ci stupisce quindi la troppa leggerezza dimostrata dalle affermazioni del Ministro Balduzzi". Ad affermarlo è il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari Antonio Palagiano, commentando i dati presentati oggi dal ministero della Salute sulla situazione dei tumori in Campania.
"Tanti - prosegue Palagiano - gli studi medico-scientifici condotti in Campania negli ultimi 20 anni che confermano l'aumento del rischio di contrarre neoplasie in relazione all'accorciarsi della distanza tra abitazione e discarica abusiva. A titolo di esempio, i dati emersi da un'indagine condotta dal CNR tra il 1995 e il 2004 hanno chiaramente dimostrato che chi vive in prossimità di discariche manifesta molto più frequentemente tumori al polmone e al fegato, linfomi, sarcomi e malformazioni congenite. In questi soggetti, inoltre, tali patologie, si presentano in modo molto più aggressivo, con un incremento di mortalità del +12% per le donne e del +9% per gli uomini".
"È fondamentale, pertanto, istituire con sempre maggiore frequenza ed efficacia, nelle zone più ad alto rischio, specifici registri dei tumori, fondamentali strumenti di prevenzione e ricerca. Così come - conclude Palagiano - fondamentale sarebbe prevedere, in regioni come la Campania o la Puglia, dei piani sanitari ad hoc, affinché ambiente e salute siano tutelati con lo stesso impegno. Perché se il primo viene compromesso, inevitabilmente sarà compromessa anche la seconda”.