13 dicembre -
I dati dell’indagine della Fiaso presentati oggi a Roma - si legge in una nota del sindacato - secondo la quale gli effetti della spending review porteranno ad un taglio dei servizi nel 95% dei casi, confermano le pessime previsioni che l’Anaao Assomed aveva da subito denunciato. I numeri parlano chiaro: gli obiettivi di riduzione della spesa previsti dalla legge non possono essere realizzati senza toccare beni e servizi dai quali dipende la salute dei cittadini.
L’ipocrisia dell’invarianza dei servizi - continua la nota - con cui la spending era stata presentata si è rivelata un flop ed ha aperto la strada ad un salasso del finanziamento della sanità pubblica di circa 35 miliardi. Un’operazione politica e non contabile che colpirà direttamente quantità e qualità dei servizi ai cittadini e condizioni di lavoro di medici con l’evidente fine di impoverire e delegittimare la sanità pubblica per aprire la strada ad un cambio di sistema dagli esiti incerti.
Tagli lineari e chiusura degli ospedali non sono la medicina giusta per i mali della sanità che rimangono intatti e che possono diventare il veleno che porta a sicura morte il paziente.
L’Anaao Assomed chiederà al nuovo Governo interventi concreti e mirati per salvare il Ssn, la esigibilità del diritto alla salute, la professionalità di chi è chiamato a garantirle.