27 maggio -
È questo uno dei temi che saranno affrontati al XXXV Congresso dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (Aisd), che prende il via a Napoli oggi, in occasione della XI edizione della “Giornata Nazionale del Sollievo”, mentre la chiusura del Congresso, il 29 maggio, coinciderà con l’avvio del Terzo Simposio sull’Impatto sociale del dolore cronico (Copenaghen, 29-31 maggio).
I lavori congressuali si apriranno con una tavola rotonda “Dall'Ospedale senza dolore al territorio senza dolore”, centrata sulle tematiche inerenti la legge 38, la legge sulle disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Il Congresso proseguirà nei giorni seguenti con sessioni specialistiche articolate in letture magistrali, tavole rotonde e presentazioni da parte di clinici di fama internazionale e nazionale, sulle ultime ricerche e sui più recenti approcci terapeutici per la gestione della sintomatologie algiche.
“Riconoscere che il dolore incide fortemente sulla qualità della vita dei pazienti e che deve essere tra le priorità di ogni sistema sanitario nazionale è questione molto importante”, afferma l’Associazione spiegando che “mentre il dolore acuto, in seguito a lesione o intervento chirurgico, è direttamente correlato all’evento traumatico e quindi agisce come segnale utile che allerta di un pericolo imminente, il dolore cronico di solito persiste per un periodo di tempo più lungo, quando ha perso l’utilità di sintomo ‘segnale d’allarme’. Inoltre – conclude l’associazione -, il dolore cronico produce nel paziente un complicato insieme di cambiamenti fisici, psicologici e sociali tali da avere nella maggior parte dei casi rilevanti ricadute socio-economiche. Il dolore cronico grava pesantemente sull’individuo, ma anche sulla società, che si fa carico di enormi costi economici per il sistema sanitario”.