12 novembre -
“Il Rapporto, egregiamente realizzato da Cittadinanzattiva, mette in evidenza la necessità di valorizzare le potenzialità delle farmacie come servizio di prossimità, potenziando le attività di assistenza e supporto alla popolazione e al sistema sanitario nel contesto pandemico – dichiara
Marco Cossolo, Presidente di Federfarma – è necessario, innanzitutto, ampliare la gamma dei medicinali dispensati dalle farmacie, affidando loro la dispensazione dei medicinali normalmente erogati direttamente dalle strutture pubbliche, per agevolare i cittadini, soprattutto anziani malati cronici, nell’accesso alle cure, riducendo gli spostamenti e gli assembramenti nei presidi sanitari pubblici. Le farmacie, inoltre, come hanno dimostrato alcune esperienze locali, possono avere un ruolo attivo nel contrasto alla diffusione del Covid-19, permettendo ai cittadini di effettuare test sierologici o tamponi rapidi. L’altro grande fronte aperto è quello delle vaccinazioni, a partire ovviamente da quella antinfluenzale e anti-pneumococcica. Anche in questo campo, come avviene in altri Paesi, le farmacie sono a disposizione per ampliare al massimo la copertura vaccinale. I farmacisti si sono dimostrati disponibili a dare il proprio contributo anche su questo terreno, con le dovute garanzie di sicurezza per tutti. È auspicabile – conclude Cossolo - che le Istituzioni colgano questa disponibilità e sfruttino in modo adeguato le potenzialità della rete delle farmacie, creando una sinergia con gli altri operatori, nell’ottica della complementarietà dei ruoli, della collaborazione interprofessionale, della valorizzazione delle specificità e dei punti di forza di ciascuno”.
“Nel nostro Paese la pandemia ha messo particolarmente in luce la fragilità di un sistema sbilanciato sull’ambito ospedaliero rispetto all’assistenza territoriale, il cui potenziamento non è più differibile a partire da nuovi modelli organizzativi cui tutti siamo chiamati a contribuire – commenta
Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva – pur con le difficoltà che tuttora caratterizzano il contesto operativo, è importante riavviare la sperimentazione della Farmacia dei servizi, a partire dai percorsi formativi necessari per mettere in grado le farmacie di erogare prestazioni aggiuntive di notevole rilevanza sociale e sanitaria, soprattutto a favore dei pazienti più fragili e nell’ottica di superare le diseguaglianze accentuate dalla pandemia. È il caso dei servizi di telemedicina, delle attività di monitoraggio e supporto a favore dei pazienti cronici, anche in modalità di teleconsulto, degli screening di prevenzione, che vanno comunque garantiti per assicurare un adeguato livello di tutela della salute collettiva. Servizi che non possono prescindere dalla messa a regime del Fascicolo Sanitario Elettronico, e più in generale da investimenti per lo sviluppo del digitale”.