20 maggio -
“Oggi solo carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, pollo, passata di pomodoro ed extravergine di oliva hanno l’obbligo di indicare l’origine, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta resta anonima per circa il 50% della spesa, dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta. Colmare questo ritardo è una grande responsabilità nell’interesse degli imprenditori agricoli, ma soprattutto dei consumatori e della trasparenza e competitività dell’intero sistema Paese”. Questo uno dei commenti del presidente della Coldiretti, Sergio Marini, in occasione della presentazione del Rapporto sull’alimentazione realizzato insieme al Censis.
“In Italia – ha osservato Marini - c’è una forte segmentazione dei comportamenti, con un terzo degli italiani che riconosce il valore dell’alimentazione e si comporta di conseguenza, un terzo che per stili di vita, tentazioni e stress pur consapevole non riesce a comportarsi correttamente, e un terzo che non è attento alla tavola per mancanza di conoscenza. Su quest’ultimo segmento occorre responsabilmente lavorare in un Paese come l’Italia che non può più permettersi di dare per scontata la qualità del cibo portato in tavola come avveniva in passato, quando gli effetti della globalizzazione non erano così rilevanti”. Un impegno che, ha spiegato Marini, la Coldiretti sta portando avanti attraverso una campagna di educazione alimentare promossa nelle scuole, nelle piazze e nei mercati.