2 giugno -
“Questo risultato dimostra l’elevato potenziale della ricerca biotecnologica italiana, che è in grado di competere a livello internazionale e di collaborare con i più prestigiosi gruppi di ricerca”. Così ha commentato l’importante risultato pubblicato su Nature Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica. Aggiungendo poi: “Ecco perché è determinante operare per favorire l’innovazione in questo settore, che negli ultimi anni ha potuto raggiungere successi importanti”.
Non è infatti il primo risultato di questo tipo che si raggiunge grazie al contributo del nostro paese. “Sono infatti frutto della ricerca italiana successi come il sequenziamento del genoma della vite, del pesco, della fragola e del riso; ed è recentissima la scoperta delle basi molecolari di una grave malattia che falcidia le coltivazioni del kiwi in Italia”, ha spiegato Sidoli. “Questo recente lavoro apre nuove prospettive nel breeding assistito, che consentirà di ottenere pomodori più resistenti a parassiti e siccità, più saporiti e nutrienti e che durano più a lungo. Tutto questo è ricerca biotecnologica, che contribuisce in modo significativo al progresso della filiera agro-alimentare mondiale e che potrebbe portare al miglioramento delle coltivazioni più caratteristiche del nostro Paese”. Il presidente di Assobiotec ha poi concluso così: “L’augurio è che la ricerca pubblica e privata in ambito biotecnologico possa ricevere anche in Italia quel sostegno indispensabile per continuare a mantenere il suo ruolo di primo piano nell’innovazione della filiera agro-alimentare”.
2 giugno 2012
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