21 ottobre -
“Durante la pandemia ci siamo resi conto della dipendenza critica della Ue nel settore dei farmaci. Il Consiglio europeo a settembre ha sottolineato che bisogna realizzare una politica industriale ambiziosa per rendere l’industria europea sostenibile e resiliente in settori strategici quali quello sanitario. Una richiesta che arriva quindi dai capi di Stato che hanno invitato la commissione europea a ridurre queste dipendenze”.
È quanto ha detto
Paola Testori Coggi, special advisor di Alisei, cluster tecnologico che raccoglie tutti gli attori nel campo della ricerca, innovazione e mondo industriale, intervenendo all’assemblea pubblica di Assogenerici da oggi EGUALIA.
Secondo Testori Coggi l’obiettivo da perseguire per recuperare spazi è quello del Reshoring di impianti produttivi destinati a farmaci e principi attivi farmaceutici, in Italia. Tradotto, riportare nuovamente a casa un investimento importante per il paese. “In Italia – ha spiegato – nei decenni passati si producevano tutti principi attivi e i farmaci, produzioni perse per via della dislocazione in paesi terzi a causa dei costi inferiori. Ma l’Italia ha la capacità di riportare sul territorio europeo la produzione di medicinali e principi strategici. E anche il Parlamento europeo ne ha parlato ricordando come la dipendenza dai Paesi terzi di farmaci porti alla vulnerabilità dei Paesi europei e danneggi le società con elevati standard ambientali, sociali ed etici”. Standard di qualità che diventa difficile garantire in Paesi terzi come india e Cina.
“Come Alise – ha aggiunto – stiamo preparando un progetto concreto di ampliamento e modernizzazione degli impianti esistenti e anche di realizzazione di nuovi siti per la produzione di principi attivi e medicinali strategici per salute umana. Vorremmo non solo potenziare la produzione ma anche innovare i processi produttivi rispondendo anche al green deal europeo”
Certo bisognerà garantirne la sostenibilità economica nel tempo. Per Testori Coggi sono tre le leve sulle quali agire: un contributo pubblico di investimenti, con una partnership pubblico privato; fast track autorizzativi per abbreviare i tempi; e incentivi e politiche tariffarie che tengano conto della qualità e dell’affidabilità dell’intera catena di produzione. “Altri Paesi come la Francia già si sono mossi in questa direzione – ha concluso – e speriamo che il progetto di Reshoring possa essere accolto nel quadro del Recovery Fund”.