"L’ospedale Civile di Venezia, grazie a un disegno di legge della Giunta regionale, portato all’approvazione dallo stesso presidente nell’ultima seduta, tornerà a fregiarsi della qualifica di Presidio Ospedaliero di Primo Livello". È qianto si legge in una nota della Regione Veneto.
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Il documento approvato costituisce una modifica del Piano Sociosanitario 2019-2023 - spiega la nota -. Si tratta di un comma 3bis dell’articolo 7, che recita: 'L’ospedale del Centro Storico di Venezia è classificato come presidio di Primo Livello, tenuto conto che il bacino d’utenza di afferenza dell’ospedale è comprensivo, oltre che della popolazione del territorio insulare, anche della forte presenza turistica e della mobilità urbana giornaliera, e considerate le peculiari e disagiate condizioni geomorfologiche e insulari, in conformità all’articolo 15, comma 3, dello Statuto del Veneto'".
“Appena è apparso il problema, legato alla normativa nazionale sulle caratteristiche che determinano le qualificazioni degli ospedali, il DM 70/2015, meglio noto come decreto ‘Balduzzi’ - dice il governatore
Luca Zaia - ho chiesto un lavoro tecnico giuridico urgente, ma approfondito, per individuare una norma che risolvesse la questione e consentisse di dare al Civile di Venezia il rango che merita. Era un impegno che avevamo preso da subito e che siamo riusciti a mantenere in fretta, trovando la chiave giuridica che supportasse il ritorno del nosocomio a Presidio ospedaliero di Primo Livello”.
"Ed è proprio al rispetto di quanto previsto dal DM 70 che si riferiscono le motivazioni del ddl della Giunta Regionale - aggiunge la Regione -, la cui relazione specifica una serie di caratteristiche, previste dallo stesso
decreto Balduzzi, che portano a classificare di Primo Livello l’Ospedale di Venezia".
"In particolare, nella relazione si evidenzia come, oltre agli 80.726 residenti, va conteggiata anche la
presenza turistica giornaliera media (che arriva a 44.900 presenze in agosto) e la popolazione che si reca a Venezia per studio o lavoro (tra le 10.000 e le 20.000 persone). La sola popolazione universitaria - spiega la nota - è di circa 25.000 studenti, ai quali vanno aggiunte migliaia di lavoratori".
"Nella relazione si specifica inoltre che il Civile, nella scheda ospedaliera proposta nella delibera 22/2019 trasmessa al Consiglio, è dotato di tutte le specialità previste dal DM 70 per delineare una struttura di primo livello, tra le quali il Pronto Soccorso, l’Emergenza-Urgenza per le maggiori complessità e Osservazione Breve Intensiva. L’Ospedale - prosegue la nota - è inoltre inserito nella reti delle patologie tempo dipendenti dell’Ictus (ospedale di primo livello in collegamento con la stroke unit di secondo livello); dell’infarto acuto del miocardio (con presenza dell’emodinamica); e del trauma (Centro Trauma di Zona)".
"A queste ottime motivazioni tecniche - conclude la nota -, si aggiungono le
condizioni geomorfologiche del territorio di riferimento e della popolazione all’interno dello stesso, con criticità nella mobilità urbana, tali da rendere complessa la gestione dell’urgenza-emergenza, tenuto conto delle difficoltà e dei tempi dei collegamenti con la terraferma".