Il dato definitivo è stato ufficializzato venerdì dal presidente stesso nel corso del consueto punto stampa che fa seguito alla seduta di giunta nella quale è stata approvata la delibera di “determinazione delle risultanze contabili del bilancio consolidato del servizio sanitario regionale per l’esercizio 2010”.
Niente aumento addizionale Irpef e no a commissariamento. “Un risultato eccezionale – ha commentato Zaia – dal quale consegue che quest’anno non ci sarà l’addizionale Irpef e non dovrà scattare alcun commissariamento nazionale nei riguardi del Veneto, come da tempo e da più parti paventato. L’abbiamo ottenuto – ha aggiunto il presidente - con un grande lavoro di squadra, per il quale vanno ringraziati prima di tutto l’assessore alla sanità Luca Coletto, il segretario regionale alla sanità Domenico Mantoan, i tecnici regionali, i direttori generali delle Ullss, ciascuno dei quali ha dato il proprio contributo lavorando con impegno sulla definizione dei precisi indirizzi operativi per il contenimento della spesa loro assegnati”. “Tutto questo – ha detto il Governatore – senza toccare nemmeno uno dei servizi offerti ai veneti, senza disporre dell’addizionale Irpef, senza aumenti dei ticket sanitari, ed erogando 103 milioni di prestazioni extra Livelli Essenziali di Assistenza”. “Ora affrontiamo nuove sfide – ha aggiunto Zaia – come il varo del nuovo piano sociosanitario regionale oramai imminente, ma oggi il messaggio è forte e chiaro: la sanità veneta è nelle regioni al top per quanto riguarda il rapporto tra qualità dei servizi e loro costi. E’ in buona salute e pronta a ricoprire il suo ruolo di best practice a livello nazionale”.
“Da subito – ha detto da parte sua Coletto – abbiamo adottato una linea di massima trasparenza e di totale coinvolgimento dei direttori generali in un cammino difficile, ma portato a compimento con risultati obiettivamente straordinari. Ora – ha aggiunto – ci concentriamo sulla riforma del sistema sanitario veneto, che punterà a renderlo più moderno, più rispondente alle necessità di salute della popolazione, ed ancora più attento all’ottimizzazione della spesa”. La delibera approvata oggi conferisce peraltro allo stesso Zaia il mandato di verificare il rispetto, da parte dei direttori generali, dei limiti di costo assegnati dalla Giunta regionale e di adottare i provvedimenti conseguenti. Zaia e Coletto hanno posto anche l’accento sulla partita degli ammortamenti e sulla ricapitalizzazione delle aziende sanitarie per la parte riguardante gli investimenti, che verrà attuata in forza dell’accordo del marzo scorso raggiunto con il ministero dell’economia, al tavolo di monitoraggio nazionale sull’andamento della spesa sanitaria nelle Regioni (il cosiddetto “tavolo Massicci”). L’accordo prevede che il totale degli ammortamenti non sterilizzati accumulatisi dal 2001 ad oggi, pari ad 1 miliardo 150 milioni di euro, venga spalmato in rate annuali dal 2011 al 2038. Per il 2011 la rata sarà di 60 milioni, le altre saranno di 44 milioni all’anno. Si tratta di fondi che non dovranno essere reperiti all’interno del fondo sanitario nazionale, ma all’interno del bilancio regionale, e che verranno progressivamente riassegnati alle aziende per ricapitalizzare la loro capacità d’investimento.