Una lettera dell'assessore siciliano alla Salute Massimo Russo ha tenuto banco ieri alla riunione degli assessori regionali convocata per esaminare la
proposta di riparto delle risorse 2011 presentata nei gioni scorsi dal ministro Fazio. Più precisamente, si tratta di una missiva che introduce altre sette lettere sostanzialmente identiche, sottoscritte da altrettante Regioni del Sud, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Basilicata, alle quali si è poi aggiunto anche il Molise.
Il nodo centrale messo in discussione dalle Regioni meridionali è quello della mobilità, ovvero dei trasferimenti tra Regioni per le prestazioni fornite ai cittadini in territori diversi da quello di residenza. Complessivamente si tratta di circa 3 miliardi l’anno, dei quali 1,2 circa va dalle Regioni del Sud a quelle del Nord. “Noi dobbiamo sopportare vincoli e controlli molto rigidi, anche perché molti di noi hanno dovuto sottoscrivere i Piani di rientro – spiega Massimo Russo – ma quando i nostri cittadini usufruiscono di prestazioni fuori Regione, paghiamo a pie’ di lista, senza nessuna possibilità di verifica”.
Accanto a questo problema, c’è poi il più generale dibattito sui criteri utilizzati per il riparto, sostanzialmente invariati dal 2001 e che attualmente utilizzano come unico indice di “pesatura” l’anzianità della popolazione. Le Regioni del Sud chiedono invece che si adottino anche altri indici, che tengano conto del disagio socio economico, al quale si associa sempre un maggiore “consumo” sanitario. Una discussione che, da domani, si svolgerà in un tavolo tecnico, composto dai direttori generali degli assessorati regionali alla Sanità, che dovrebbe produrre una proposta condivisa da portare mercoledì prossimo, 19 gennaio, in una nuova riunione della Commissione Sanità delle Regioni. La proposta dovrebbe poi passare alla Conferenza dei presidenti, già convocata per il 20 gennaio.
Ma probabilmente i tempi non saranno così brevi, vista la grande distanza tra le Regioni.
E.A.