Porta la data del 17 gennaio, la direttiva urgente a firma del direttore di Area Vincenzo Frangione e dal direttore regionale Ferdinando Romano, e tra i direttori di Asl e ospedali laziali è il panico.
Dopo aver ricordato tutte le misure di contenimento della spesa sanitaria da attuare nell’anno, a partire da personale, farmaci, beni e servizi e prestazioni acquistate dal privato, i due dirigenti affondano il tiro e specificano che, al di là di questi risparmi già previsti dalle leggi nazionali, si dovranno comunque tagliare anche le altre voci di spesa sanitaria.
E sì, perché a fine anno nel Lazio la sanità dovrà presentare un bel “- 15%” di spesa rispetto al conto economico 2012.
Tra le tante domande che circolano in questi giorni nei corridoi di Asl e ospedali laziali su come ottemperare a tale direttiva, c’è però anche quella sulla legittimità di questo atto, firmato da due dirigenti regionali e non dal Commissario governativo Filippo Palumbo.