“Ad oggi il Ministero della salute non ha ancora provveduto all’emanazione dell’apposito decreto di quantificazione e certificazione del tetto di spesa in relazione agli anni successivi al 2018”. “Alla luce delle recenti sentenze della Corte costituzionale chiediamo ora che si proceda con urgenza con i relativi atti per attivare le risorse che spettano alla Toscana”. Sono alcuni dei passaggi di una nota ufficiale firmata dal presidente della Regione Toscana,
Eugenio Giani, e indirizzata al Ministro della Salute
Orazio Schillaci in merito al payback per dispositivi medici.
La Toscana, spiega la nota, ha fornito al Ministero tutti i dati richiesti sui costi sostenuti per l’acquisto dei dispositivi medici negli anni 2019, 2020 e 2021. E le sentenze della Consulta “confermano la validità degli orientamenti che abbiamo assunto in sede di bilancio nel 2022”. Per Giani, dunque, “ora il Governo deve garantire l’erogazione delle risorse dovute alle regioni che, a questo punto, sono obbligate al recupero. Diversamente sarebbe un danno al sistema e ai servizi sanitari e a pagarne le conseguenze non saranno tanto le regioni, quanto le persone”.
La richiesta di Giani è quindi quella di garantire alla Regione la copertura dello sforamento. Tuttavia il presidente riconosce la delicatezza della vicenda del payback, che non riguarda solo le Regioni ma anche le aziende che producono i dispositivi medici. “Il Governo dimostri di essere all’altezza della situazione – dichiara a proposito Giani –. Serve un intervento che, da una parte, garantisca i versamenti che spettano alle regioni e, dall’altra che metta in campo delle misure per mitigare gli effetti sulle aziende per tutelare un settore economico rilevante del nostro Paese. Ci aspettiamo che venga convocato con urgenza un tavolo tra Governo, Regioni e rappresentanze delle imprese per trovare una soluzione sostenibile per tutti e lavorare ad una riforma per il futuro”.