11 gennaio -
"Il piano sanitario regionale sta seguendo il suo iter con coerenza e logica, in linea con quanto contenuto e motivato nei decreti presidenziali da tempo pubblicati. E' alquanto improprio, dunque, e solo fonte di demagogia destabilizzante, parlare di effetto sorpresa per la chiusura del pronto soccorso medico del Cto della Garbatella". Ad affermarlo è Alessandra Mandarelli, presidente della commissione regionale Sanità e consigliere della Lista Polverini.
“Quanto accaduto ieri – ha proseguito – era un’azione programmata perché logica conseguenza del piano di riordino della rete ospedaliera che, in merito al Cto della Garbatella, sta operando per restituire alla struttura la sua originaria funzione d'eccellenza in campo traumatologico e ortopedico, come modello virtuoso di centro monospecilizzato. In questo senso – ha spiegato Mandarelli - serve da esempio di organizzazione razionale proprio il Cto di Torino, premiato lo scorso anno, in seno al forum della pubblica amministrazione, per il progetto 'week hospital', che rappresenta un nuovo modello organizzativo, volto all'omogenea intensità di cure, in tempi brevi, per pazienti che necessitano di un livello omogeneo di assistenza - ovvero ortopedia e traumatologia - riducendo così la degenza degli assistiti e le lunghe liste d'attesa”.
Il presidente della Commissione regionale Sanità si è dunque chiesta come mai l’opposizione del Lazio continui a polemizzare contro un piano che, in questo caso, si rifà esplicitamente a modelli virtuosi adottati altrove da giunte di sinistra.
Mandarelli ha poi concluso ricordando come “le novita', all'inizio, possono anche non riscuotere l'atteso successo, ma sono necessarie e alla base dei grandi miglioramenti”.