8 ottobre -
"Leggo sconcertato le false dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Ordine provinciale dei Medici di Milano Roberto Carlo Rossi. Accusare Regione Lombardia di sciatteria, pigrizia e negligenza, in un momento in cui si stiamo facendo i salti mortali per cercare di cambiare le regole e dare maggiore assistenza ai cittadini, è oltraggioso e inaccettabile e mi riservo di segnalare questo comportamento scorretto all'Ordine dei Medici nazionale". Così l'assessore al Welfare di Regione Lombardia
, Guido Bertolaso, risponde, in una nota, al presidente dell’Ordine provinciale dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, a proposito di presunti errori commessi da Regione Lombardia che avrebbero lasciato senza medico migliaia di pazienti.
“Alla base del caso segnalato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi – dice Bertolaso l’assessore - non c’è alcun errore burocratico o informatico, ma una regola nazionale legata al principio fondante delle cure primarie, che forse sfugge al presidente Rossi: il rapporto fiduciario fra medico e paziente, da cui deriva la necessità di volontà esplicita dell’assistito che sceglie il proprio curante”.
“Ma entriamo nel merito e spieghiamo le norme nazionali al presidente- continua Bertolaso- : quando un medico ha un incarico temporaneo di sostituzione (che può essere legato a una malattia del titolare o a una nomina provvisoria in territori che hanno carenza di MMG), il medico ‘eredita’ tutti gli assistiti in carico al collega di cui è sostituto temporaneo. In alcuni casi, ed è questo il caso citato da Rossi, avviene che, a seguito della cessazione di un medico venga identificato un sostituto temporaneo da ATS e che quello stesso medico, a seguito di bando, divenga dopo qualche mese titolare dell’incarico”.
“In questo caso - sottolinea il responsabile della sanità lombarda - durante il periodo di sostituzione il professionista eredita gli assistiti del suo predecessore, mentre quando viene poi incaricato, gli stessi assistiti devono confermare il rapporto fiduciario attraverso una scelta diretta, per il principio di cui parlavo sopra”.
“Quello che abbiamo fatto come Regione a cui il rappresentante dell’Ordine avrebbe dovuto plaudire - conclude Bertolaso - è stato approvare una delibera che consente al medico che passa dallo stato di ‘sostituto’ a quello di ‘incaricato’ di mantenere come massimale tutti i suoi assistiti, anche se in numero superiore a 1500, come precedentemente previsto. Ovviamente se gli stessi gli confermano la fiducia. Quindi un’iniziativa che va incontro alle esigenze dei cittadini e alla carenza in alcune zone di Mmg, non il contrario come affermato da Rossi”.