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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Orlando: “Chiederemo conto alla Polverini delle condizioni della Asl Rm G"

6 marzo - “Qualsiasi piano di rientro deve attenersi, nel Lazio come altrove, alla necessità di far luce sui danni erariali e tagliare sprechi che si possono trasformare in ruberie e infiltrazioni criminali, ma deve, altresì, aver cura di non tagliare la qualità del servizio e l’assistenza offerta ai cittadini”. Ad affermarlo è il presidente della Commissione d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, a termine dell’incontro con i vertici della Asl Rmg e dei sopralluoghi agli ospedali di Tivoli e Subiaco effettuali da una delegazione della commissione composta dagli onorevoli Laganà Fortugno, De Nichilo Rizzoli e Proietti Cosimi.

“Abbiamo iniziato – ha spiegato Orlando - una serie di verifiche sulla Asl Rm G, confrontandoci con i vertici e gli operatori sanitari per capire quali sono le criticità delle strutture che insistono su quel territorio. Rimarremo tuttavia in contatto con l'Azienda, che non ha ancora fornito risposte esaurienti riguardo alcuni casi di malasanità all'attenzione della Commissione, che presentano alcuni lati oscuri”. Ad esempio, spiega la commissione, il caso di Candido Saporetti, deceduto per soffocamento durante il pasto nella clinica neuropsichiatrica di Colle Cesarano, e il caso di Giorgio Manni, morto dopo essersi visto rifiutato il ricovero per ben sei volte, di cui tre proprio all’ospedale di Subiaco. Oppure, ancora, il caso di un uomo recatosi presso l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli per una ferita provocata con un coltello e medicato senza che nessuno di accorgesse che nell'arto era rimasta una scheggia di circa cinque centimetri della lama che lo aveva ferito.
“Chiederemo conto alla Polverini di quanto oggi emerso – conclude Orlando - , in particolare della necessità che la Regione faccia proprio il piano di ristrutturazione del manager dell’azienda sanitaria Brizioli. Il territorio di riferimento dell’ospedale Angelucci di Subiaco presenta, infatti, caratteristiche tali per cui non è pensabile un ridimensionamento come quello sino ad ora previsto”.
 
6 marzo 2012
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