I veterinari esprimono “il più assoluto dissenso verso la libera vendita nelle parafarmacie dei farmaci veterinari”. Ad affermarlo è una nota dell’Anmvi (Associazione nazionale dei medici veterinari italiani) il relazione alle indiscrezioni della stampa sulle modifiche all’art. 11 delle farmacie contenuto nel decreto liberalizzazioni-
Si tratterebbe, secondo l’Anmvi, “di uno stravolgimento gravissimo della filiera del medicinale veterinario. La liberalizzazione dei medicinali veterinari comporta problematiche peculiari rispetto ai medicinali per l'uomo, tanto è vero che questa categoria di farmaci conosce- sia a livello europeo che nazionale- legislazioni diverse. La materia pertanto non può pertanto rientrare nell'articolo 11 del Decreto liberalizzazioni senza adeguati approfondimenti che vanno discussi con i medici veterinari italiani”.
“L'Anmvi – conclude la nota dell’associazione dei veterinari - non vuole credere che il ministero della Salute abbia voluto prendere decisioni senza sentire la categoria e chiede una smentita o un ripensamento immediato rispetto ai contenuti del maxiemendamento oltre che un tavolo tecnico urgente”. Ed si dice “ferma nel proposito di avversare decisioni non concordate”.