“L’Associazione Italiana di Ostetricia, che rappresenta le Ostetriche Italiane nella Confederazione Internazionale delle Ostetriche (I.C.M.), ha onorato la giornata internazionale dell’Ostetrica che quest’anno ha scelto la locuzione 'In difesa delle donne', con la sua presenza nelle varie città italiane”, commenta la Presidente Aio
Roberta Giornelli.
“Questa è una giornata di festa - continua il Segretario Nazionale
Antonella Marchi - e dobbiamo essere tutte grate alla vita per averci scelto come Ostetriche, ma non dobbiamo dimenticare che il primo diritto da difendere per le donne e le famiglie, è quello di assicurare di essere assistite da Ostetriche e non da persone abusive di questa splendida professione. Difendendo il diritto ad una appropriata assistenza in continuità, difendiamo con grande senso di responsabilità anche il diritto delle ostetriche al lavoro, perché con l’abusivismo di altri sanitari e di persone senza una qualifica riconosciuta dal Ministero della Salute, sono molti i posti di lavoro che vengono a mancare e che lasciano le Ostetriche disoccupate".
"Con questa festa l’Aio rivendica anche la mancata attuazione della norma sui Punti Nascita che non rispettano gli standard di adeguatezza strutturale e tecnologica previsti e non è possibile che ancora non vi siano percorsi di fisiologia nei consultori e negli ospedali affidati alle ostetriche, nonostante esista una normativa a riguardo per cui sono stati fatti negli anni passati anche degli scioperi con il supporto dei Ginecologi Italiani; nuovamente reclamiamo di rivedere gli organici delle ostetriche assumendo quindi nuovo personale per non assistere a riprovevoli fatti quali quelli avvenuti a Napoli nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, U.O di Ostetricia e Ginecologia dove volevano inserire gli Infermieri al posto delle Ostetriche per garantire le cure alle donne in Pronto Soccorso", prosegue Marchi.
"Nei posti di lavoro troviamo un numero esiguo di ostetriche rispetto al reale fabbisogno. Questa situazione ha ripercussioni importanti sulle professioniste comportando ritmi stressanti, mancanza di adeguato riposo ed eccessivi carichi di lavoro che mettono ostetriche, medici e le donne a rischio e tra le innumerevoli problematiche aprono anche quella della mancanza di tempo per l’aggiornamento professionale (vedi Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie, in cui un medico è stato sospeso dal lavoro poiché non in regola con gli obblighi formativi)”, conclude il segretario nazionale Aio.