Le farmacie rimandano la decisione su eventuali iniziative di protesta, in attesa di verificare cosa deciderà l’Aula della Camera riguardo alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C. L'emendamento approvato ieri dalle Commissioni Bilancio e Finanze, secondo Federfarma, “pur prevedendo l’ampliamento dei farmaci vendibili al di fuori della farmacia, garantisce una forma di tutela della salute perché prevede una selezione da parte del Ministero della salute e dell’Agenzia del Farmaco dei medicinali che, per le loro caratteristiche, devono continuare a essere dispensati in farmacia dietro presentazione di ricetta medica. D’altronde in nessun Paese europeo la ricetta medica è fuori farmacia”.
“L’approccio che emerge dall’emendamento - spiega il sindacato dei titolari di farmacia - costituisce un cambiamento nel modo di affrontare le tematiche collegate al farmaco che le farmacie stanno valutando con grande attenzione”. E “in attesa di verificare se tale approccio verrà confermato dall’Aula della Camera”, rimandano la decisione su eventuali iniziative di protesta.
Federfarma rinnova infine “la convinta disponibilità al confronto con tutte le forze politiche sul rinnovamento del servizio farmaceutico”.