toggle menu
QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

D’Ambrosio Lettieri (Pdl): “In commissione ha prevalso buon senso e opportuna tutela salute pubblica”

14 dicembre - “Credo che nel vivace e controverso dibattito sulla liberalizzazione dei farmaci abbia prevalso il buon senso e una opportuna tutela della salute pubblica. Altro che colpo di mano. Affidare all'Aifa il compito di verificare, sulla base di esclusive valutazioni scientifiche, i farmaci che possono essere dispensati senza la ricetta medica anche in esercizi diversi dalle farmacie non solo è una buona sintesi del difficile lavoro tra Governo e Parlamento, ma anche la migliore conferma che gli interessi del mercato non possono e non devono prevalere sul dovere di garantire il cittadino e la sua salute”.

È quanto sostiene in una nota il sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama, alla luce dell’emendamento del Governo approvato ieri sera in Commissione Bilancio della Camera e che modifica il testo dell’art. 32 della Manovra. Il nuovo testo all’esame dell’Aula introduce la possibilità di vendere fuori dalla farmacia e senza ricetta medica  quei  farmaci attualmente classificati in  fascia C che  saranno individuati dal ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana per il Farmaco entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge.
“So bene che c'è una corrente di pensiero convinta che a ‘legittimare il farmaco’ sia il farmacista. Ne sono convinto anche io - afferma d’Ambrosio Lettieri - ma credo anche che questo non sia sufficiente. È necessario e irrinunciabile recuperare anche il luogo deputato all'atto dispensativo. Questo luogo è la farmacia che, essendo parte essenziale della rete di assistenza del nostro Servizio sanitario nazionale,  pertanto non può essere scardinata, ma va ammodernata e tutelata  potenziandone ruolo, stabilità e presenza sul territorio, in una logica che esalti i principi di welfare”.
 
“Per dare risposte migliori ai cittadini servono più farmacie, non già più mass-market”, aggiunge il segretario della Commissione Sanità, “I profeti del mercato sostengono il binomio farmaco-farmacista per difendere, in realtà, la lobby del carrello.  C'è invece chi, come il Pdl,  ha a cuore il bene pubblico e difende un assetto  che non può prescindere dalla farmacia e da un suo funzionamento moderno ed efficiente che sappia rispondere anche alla giusta domanda di occupazione dei giovani farmacisti con lealtà e senza inganni, costruendo un concreto e dignitoso futuro  in farmacia e non una precaria occupazione  da magazzinieri nel corner”.
“Il mio rammarico, in questo senso - conclude d’Ambrosio Lettieri - è che non si sia potuto procedere, così come si stava facendo in Senato, e con un lodevole sforzo tra Maggioranza e Opposizione, ad una riforma organica del comparto, anziché con iniziative frammentate. Auspico, quindi, che l'azione legislativa parlamentare prosegua, prevedendo una serie di interventi strutturali: un sostanziale aumento delle farmacie; il sostegno a quelle rurali; una maggiore presenza oraria con una loro più capillare distribuzione sul territorio e una concreta apertura di prospettive occupazionali con un nuovo istituto contrattuale; riconoscimenti economici e di carriera, infine, con una revisione normativa che liberi l'accesso alla professione da vincoli e restrizioni non giustificati da una necessaria regolamentazione. Insomma, più garanzie al cittadino e più farmacisti in farmacia, anche nella propria farmacia”.
 
14 dicembre 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata