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QS Edizioni - giovedì 26 dicembre 2024

Lavoro e Professioni

Inps e visite fiscali. Fnomceo chiede revoca sospensione

immagine 6 maggio - Per l'Ordine dei medici il provvedimento “a fronte di un apparente risparmio, rischia di aumentare in modo inappropriato le spese, rinunciando all’apporto di professionisti la cui attività mantiene in equilibrio il sistema, con risultati tangibili sulla sua sostenibilità e sulla sua equità”. Chiesto un incontro urgente con l’Inps.
Il Comitato Centrale della FnomCeO ha esaminato la situazione venutasi a creare a seguito della decisione dell’Inps di sospendere le visite fiscali d’ufficio per le assenze per malattia dei lavoratori del settore privato.
 
La Federazione in una nota raccomanda ai medici certificatori cui da sempre è affidato un delicato compito che svolgono con professionalità e responsabilità  “particolare impegno e attenzione nella situazione venutasi a creare, nella quale disagio sociale, problemi di salute e surrettizie distorsioni del rapporto di fiducia potrebbero indurre richieste tanto inappropriate quanto di difficile e faticosa gestione, rappresentando la certificazione un delicato atto professionale, con risvolti anche giuridici”.
 
“La funzione terza del medico fiscale – prosegue la nota - raffigura infatti un’insostituibile garanzia di equilibrio del sistema, così come la richiesta d’ufficio delle verifiche dell’Inps consente di evitare comportamenti impropri anche da parte dei datori di lavoro”.
 
Il Comitato Centrale “prende atto della difficile condizione lavorativa dei medici fiscali, il cui rapporto di lavoro, già normato in modo atipico, viene ora messo in discussione, penalizzando soprattutto coloro che avevano scelto di dedicare all’attività Inps la totalità o la parte prevalente della propria attività professionale, viste anche  le regole di incompatibilità”.
 
La FnomCeO per queste ragioni ha chiesto un incontro alla Direzione Generale dell’Inps, con la richiesta della “revoca immediata di un provvedimento che, a fronte di un apparente risparmio, rischia di aumentare in modo inappropriato le spese, rinunciando all’apporto di professionisti la cui attività mantiene in equilibrio il sistema, con risultati tangibili sulla sua sostenibilità e sulla sua equità”.
6 maggio 2013
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