28 giugno -
Il segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani,
Pina Onotri, interviene dopo le decisioni della Segreteria Nazionale della Fimmg, di venerdì e sabato scorso, sulla nuova bozza di Acn presentata dalla Sisac. Ma la sua non è una critica, benì un appello a tutti i sindacati: “Eppur si muove! Finalmente anche la Fimmg condivide una parte delle nostre analisi: non è mai troppo tardi. È giunto il momento di finirla con la logica degli incontri separati con Ministero, Regioni, Sisac, che hanno portato a questa grave situazione.
Serve ferma opposizione ma anche una idea nuova di modernizzazione della sanità pubblica. Alcuni spunti: no alla H16, sì all'h24, no alle isorisorse e alle riformicchie con strumenti illegittimi come la convenzione e l'atto di indirizzo, che contrastano con la legge Balduzzi e con il Patto per la salute. Sì alla tutela dell'indipendenza professionale dei medici e al rapporto fiduciario, alla medicina di iniziativa, associativa e al ruolo unico con il tempo pieno. Si riparta dal cittadino, dalla mutata domanda di salute, per riorganizzare le cure primarie, integrate alla continuità assistenziale e al 118. No a modelli improvvisati, rigidi, che vengono, oltretutto, applicati in modo bizzarro in ogni singola regione”.
“Per tutte queste ragioni - conclude Onotri - mostriamo ancora una volta la nostra disponibilità al dialogo, nonostante il clima sgradevole e gli attacchi di questi mesi contro chi non si rassegnava all'ennesimo pasticcio di Regioni e Governo a danno dei medici e dei cittadini. Facciamo un appello allo spirito di appartenenza alla categoria e alla difesa della sanità pubblica, sediamoci attorno a un tavolo e presentiamo una proposta comune e condivisa. Speriamo di non assistere a ulteriori sorprese e al solito gioco delle parti”.
Le proposte Smi per punti per un nuovo tavolo intersindacale:
- risorse e nuova legge di modernizzazione della sanità territoriale
- no a " riformicchie " illegittime attraverso la nuova convenzione
- no all'h16, sì all'h24
- ruolo unico insieme al tempo pieno
- salvaguardia dell'autonomia dei medici e del rapporto fiduciario
- potenziamento della medicina di iniziativa e associativa
- riorganizzazione e potenziamento delle cure primarie, integrate alla continuità assistenziale e al 118