22 maggio -
Qui di seguito una breve intervista a
Francesco Pugliese, presidente Simeu Lazio sulle condizioni del sistema di Emergenza Urgenza nel Lazio
Presidente quali sono le criticità dei pronto soccorso nella Regione?
In primis per quanto riguarda la città di Roma (anche se la situazione è macchia di leopardo), è la mancata disponibilità di letti con il risultato che i pazienti restano molto tempo ad aspettare. La questione non è però solo riguardo al numero assoluto, ma a come si gestisce questa dotazione. Nelle altre Province la questione è più sul trasporto e anche sulla dotazione di personale specializzato.
Quali le cause secondo lei?
Il taglio dei letti ha avuto degli effetti ma la questione è la vera carenza di organizzazione territoriale a ingolfare l’emergenza-urgenza, soprattutto per quanto riguarda il post acuto.
È l’influenza la causa della crisi dei Pronto soccorso?
Guardi il problema del sovraffollamento è cronico ed esiste da anni. L’influenza in inverno o, per esempio, gli accesso legati alle ondate di calore estive sono solo un acceleratore di un fenomeno che come le dicevo ha nelle sue difficoltà ben altre ragioni
Com’è la situazione degli operatori?
Il lavoro come può ben immaginare è molto duro e il personale è anche sempre più in avanti con l’età. Ma la questione è il ruolo e la pianificazione.
Quali sono le sue proposte per superare l’emergenza?
Servono strutture intermedie a basso impatto. Il tutto, come le dicevo in un’ottica di analisi e programmazione rispetto ai bisogni delle varie zone della città e di tutta la Regione. Qualcosa è stato fatto ma non è sufficiente.
Come valuta in prospettiva la situazione dell’emergenza urgenza nel Lazio?
Le devo dire si sta tendando di fare qualcosa. Ma deve pensare che per migliorare e riorganizzare tutto la rete ci vorrà molto tempo.