23 settembre -
L'incontro di ieri sera - come ha spiegato all'Adnkronos Salute Mauro Martini, coordinatore della medicina di famiglia del sindacato Sumai-Assoprof - è stato convocato dopo che, la scorsa settimana, il tavolo tecnico per il collaudo del nuovo sistema di certificazione medica telematica ha chiuso i lavori considerando finita la fase sperimentale ma rilevando ancora la presenza di "alcune criticità". E per questa ragione gli esperti del tavolo hanno deciso che le sanzioni ai medici inadempienti partiranno solo dopo il 31 gennaio prossimo, avviando, intanto, una nuova fase di monitoraggio delle possibili criticità applicative. "Bianco - ha aggiunto Martini - ha ritenuto che ora, finita la fase 'tecnica', i problemi da affrontare sono di organizzazione del lavoro, legati anche a contratti e convenzioni quindi il discorso deve continuare con i sindacati. E ieri abbiamo avviato il lavoro". Il primo passo sarà quello di "fare una richiesta compatta alle Regioni - continua Martini - per un incontro che avvii il dialogo su questo tema. Sono infatti proprio le Regioni a dover organizzare tutto l'assetto necessario a far funzionare il sistema. E a loro chiederemo soprattutto di rivedere, in sede di contratti e convenzioni, le sanzioni per i medici che prevedono il licenziamento".Riportare sul piano contrattuale le sanzioni, "è fondamentale - aggiunge Martini - perché se non si fa nulla, da febbraio partiranno le sanzioni per chi, ed è la maggior parte dei casi, non può permotivi tecnici, inviare la certificazione online. Ci ritroveremo a giugno con il 50% dei medici che dovrebbe essere licenziato". Secondo Martini, "le Regioni saranno con noi sicuramente. A loro viene chiesto, in appena 5 mesi, di rendere operativi, informatizzandoli, tutti gli ambulatori, pronto soccorsi, reparti. E' impensabile".
23 settembre 2010
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