3 giugno -
Ecco tutte le misure in dettaglio e, nell'allegato a fondo pagina, il testo integrale del decreto legge.
Piani di rientro
Le Regioni sottoposte al Piano di rientro che non abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati per il 31 dicembre 2009 ma abbiano però "garantito l'equilibrio economico nel settore sanitario" senza essere state sottoposte a commissariamento, potranno chiedere la prosecuzione del Piano per altri tre anni allo scopo di completarne gli obiettivi. Il loro raggiungimento è condizione per poter accedere ai finanziamenti già previsti, comunque condizionati al pieno raggiungimento del Piano. Queste risorse potranno anche essere state anticipate: in loro mancanza saranno rivisti i risultati d'esercizio degli anni a cui si riferiscono.
Sospensione azioni esecutive per le Regioni in deficit
Nelle Regioni sottoposte a piani di rientro, allo scopo di permettere il regolare svolgimento del piano anche attraverso il pagamento dei debiti accertati (e comunque maturati in violazione degli obiettivi dei Piani), i commissari ad acta provvedono alla "ricognizione" degli stessi debiti e predispongono un piano per il loro pagamento, individuando tempi e modalità.
Per agevolare questo compito non potranno essere intraprese o eseguite azioni esecutive nei confronti di Asl o AO delle stesse Regioni; i pignoramenti già avviati non vincolano gli enti debitori e i tesorieri potranno disporre di quelle somme per le finalità istituzionali degli enti. I debiti insoluti producono "esclusivamente" gli interessi legali o gli interessi più bassi eventualmente concordati con i creditori.
Controllo della spesa farmaceutica
Due gli obiettivi da centrare attraverso il controllo della spesa farmaceutica: il primo per recuperare 550 milioni di euro di "risorse aggiuntive" già previsti nella Finanziaria per l'anno in corso, il secondo per decurtare dal Fondo sanitario nazionale del 2011 di un importo pari a 600 milioni di euro assicurati dai risparmi derivanti da quelle misure.
Quote di spettanza di grossisti e farmacisti
Taglio del 3,65% delle quote di spettanza per i grossisti e i farmacisti sul prezzo di vendita al pubblico dei medicinali di fascia A. Per i grossisti, quindi, la quota passa dal 6,65% al 3%. L'aumento del 3,65% per le farmacie, invece, viene “azzerato” dalla trattenuta di pari importo che il Ssn, al momento di rimborsare le farmacie, effettuerà a titolo di "ulteriore sconto" al netto dell'Iva.
Coinvolgimento dei grossisti nella gestione farmaceutica delle Asl
Per rendere più efficiente il sistema di gestione (acquisizione, immagazzinamento e distribuzione interna) dei farmaci da parte delle Asl, queste ultime potranno coinvolgere le aziende della distribuzione intermedia.
Farmaci dagli ospedali al territorio
L'Aifa individuerà una lista di medicinali che verranno spostati dalla distribuzione ospedaliera a quella territoriale, cioè all'interno delle farmacie pubblico e private. Insieme ai farmaci si sposterebbe dall'ospedale al territorio un totale di spesa di 600 milioni di euro. Gli eventuali sforamenti del tetto di spesa non sarebbero così più a carico delle Regioni ma dovrebbero venire ripianati dalle aziende farmaceutiche con il cosiddetto sistema del pay back.
Più generici per risparmiare
L’Aifa dovrà predisporre tabelle di raffronto tra la spesa farmaceutica territoriale delle varie Regioni suddivise per categorie terapeutiche equivalenti, al fine di individuare i maggiori risparmi realizzabili grazie al maggior impiego di farmaci generici o a prezzo minore. L’obiettivo quello di mettere a disposizione delle Regioni strumenti di programmazione e controllo che facciano tesoro delle esperienze migliori sul piano dell’appropriatezza prescrittiva e del rapporto costo/beneficio, così da realizzare un risparmio di spesa farmaceutica annuo non inferiore a 600 milioni di euro che resteranno comunque nelle disponibilità dei servizi sanitari regionali per far fronte ad altre spese.
Equivalenti: rimborsabili solo 4 per ogni principio attivo
L’Aifa in base al criterio del minor costo, a parità di dosaggio, forma farmaceutica e unità posologiche per confezione, individuerà un massimo di 4 farmaci equivalenti totalmente rimborsabili dal Ssn, per ogni principio attivo o specialità farmaceutica di cui sia scaduto il brevetto.
Per le altre specialità erogabili a carico del Ssn varrà il sistema del "prezzo di riferimento", cioè quello più basso sopra segnalato a cui il cittadino dovrà però aggiungere l'eventuale differenza rispetto al costo della confezione. Le economie che derivano da questa disposizione restano a disposizione delle singole Regioni
Sconto sui generici
Prevista una riduzione del 12.5% sul prezzo al pubblico dei generici-equivalenti fino al 31 dicembre 2010.
Acquisti centralizzati e controlli sulle spese di Asl e Ospedali
Saranno introdotte linee guida nazionali per evitare inefficienze e sprechi nell’acquisto, stoccaggio e distribuzione dei farmaci direttamente acquistati dalle aziende sanitarie.
Asl e ospedali dovranno motivare gli acquisti di beni e servizi a prezzi superiori a quelli di riferimento, sottoponendoli agli organi di controllo e revisione.
Stretta sui contratti e gli incarichi
È previsto il congelamento del trattamento economico complessivo dei pubblici dipendenti, compresi i dirigenti, fino al 2013. La disposizione si applica anche al personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.
Cresce, invece, la soglia per il taglio delle retribuzioni dei dipendenti: oltre i 90.000 euro saranno tagliate del 5% e mentre il taglio del 10% avverrà oltre i 150.000 euro e non più oltre i 130.000.
Le pubbliche amministrazioni potranno decidere di non rinnovare gli incarichi di livello dirigenziali, anche in dipendenza dei processi di riorganizzazione e anche in assenza di una valutazione negativa. Possono quindi decidere di conferire al medesimo dirigente un altro incarico, anche di valore economico inferiore. Il provvedimento mette dunque nelle mani dei direttori generali la possibilità di declassare il dirigente anche in assenza di motivazione o valutazione negativa.
Turn over
L’attuale regime di turn over limitato del personale viene prorogato fino al 2014.
Giro di vite sui falsi invalidi
L’Inps effettuerà accertamenti sui requisiti degli invalidi civili, con un programma di 100.000 verifiche nel 2010 e 200.000 per ciascun anno nel 2011 e nel 2012. Sale all'85% il tasso di invalidità per l'accesso alle pensioni. Il medico che certifica una falsa invalidità è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600, come previsto dall'articolo 55-quinquies, comma 1, del dlgs 165/2001.
Il medico sarà inoltre obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di trattamenti economici di invalidità civile nei periodi per i quali sia accertato il godimento da parte del relativo beneficiario, nonché il danno di immagine subito dall'amministrazione.
Pensioni
Dal 2011 una volta maturati i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o di anzianità i lavoratori dipendenti potranno ritirarsi una volta trascorsi 12 mesi. Per gli autonomi dovranno invece trascorrere 18 mesi .