"Il Governo si è impegnato a reperire risorse aggiuntive per il finanziamento dei contratti di formazione medico-specialistica, che sono passati da un totale di 5.000 contratti finanziati dallo Stato per l'Anno Accademico 2013/2014, a 6.200 contratti complessivi per l'Anno Accademico 2017/2018, con un incremento percentuale pari al 24 per cento. Per quanto concerne la questione specifica della futura carenza dei Medici di Medicina Generale, una delle prime azioni intraprese per fronteggiare tale problema è stata quella di procedere al progressivo e graduale incremento del numero di borse disponibili per il corso di formazione specifica: esse, infatti, sono praticamente raddoppiate, passando dalle 1.018 unità per il triennio 2014-2017 alle 2.093 unità per il triennio 2018-2021 (di cui 840 borse rese disponibili grazie ad un finanziamento aggiuntivo previsto dall'Intesa Stato-Regioni del 1o agosto 2018), con un incremento percentuale pari al 106 per cento".
Così il sottosegretario alla Salute,
Armando Bartolazzi, ha risposto ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera all'
interrogazione di
Vito De Filippo (Pd) sulle iniziative per fronteggiare l'allarmante carenza di medici specialisti e di personale sanitario.
Questa la risposta integrale del sottosegretario Bartolazzi:
"Come si è già avuto modo di sottolineare in più occasioni, il Ministero della salute segue con la dovuta attenzione le problematiche legate alla carenza dei medici e del personale sanitario. Infatti, tenuto conto dell'approssimarsi della «gobba pensionistica» e nell'ottica di garantire il necessario prosieguo del percorso formativo dei neolaureati in Medicina, propedeutico all'effettivo esercizio della professione, il Governo si è impegnato a reperire risorse aggiuntive per il finanziamento dei contratti di formazione medico-specialistica, che sono passati da un totale di 5.000 contratti finanziati dallo Stato per l'Anno Accademico 2013/2014, a 6.200 contratti complessivi per l'Anno Accademico 2017/2018, con un incremento percentuale pari al 24 per cento.
Per quanto concerne la questione specifica della futura carenza dei Medici di Medicina Generale, una delle prime azioni intraprese per fronteggiare tale problema è stata quella di procedere al progressivo e graduale incremento del numero di borse disponibili per il corso di formazione specifica: esse, infatti, sono praticamente raddoppiate, passando dalle 1.018 unità per il triennio 2014-2017 alle 2.093 unità per il triennio 2018-2021 (di cui 840 borse rese disponibili grazie ad un finanziamento aggiuntivo previsto dall'Intesa Stato-Regioni del 1o agosto 2018), con un incremento percentuale pari al 106 per cento.
Inoltre, il numero degli accessi alle Scuole di Specializzazione medica beneficerà di un sensibile incremento, grazie ai nuovi stanziamenti previsti nella legge di Bilancio per il 2019, che, in rapida progressione, arriveranno a 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2023.
La stessa legge di bilancio, inoltre, consentirà ulteriori borse di studio per i corsi di formazione specifica in Medicina Generale per un valore pari a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019.
Sempre al fine di fronteggiare il problema relativo alla carenza dei Medici di Medicina Generale, ricordo che, con il cosiddetto decreto semplificazioni, è stato previsto che i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio professionale, iscritti al corso di formazione specifica in Medicina Generale, possono da subito partecipare all'assegnazione degli incarichi convenzionali, secondo quanto previsto dall'Accordo collettivo nazionale nell'ambito della disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale.
Da ultimo, con riferimento alla segnalata problematica dell'accesso all'esame di stato per l'abilitazione alla professione medico chirurgica, sono lieto di informare che il Ministero della salute, in piena sintonia con il MIUR, ha proposto che nell'ambito del decreto-legge che verrà esaminato nell'odierna seduta del Consiglio dei Ministri vi siano disposizioni specifiche volte ad ovviare alla difficoltà degli Atenei ad adeguarsi alla nuova disciplina prevista dal decreto ministeriale 9 maggio 2018, n. 58 posticipando l'entrata in vigore di tale decreto ministeriale alla sessione di esame prevista per il mese di luglio dell'anno 2021. Allo stesso tempo, con tali disposizioni, si ritiene di dover precisare che alle prove di esame relative agli anni 2019 e 2020 continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto ministeriale 19 ottobre 2001, n. 445".
Vito De Filippo (Pd), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, non perché intenda ripetere un rituale ma perché a suo avviso si tratta di una risposta particolarmente 'opaca'. L'unico dato certo che si evince è che nel periodo 2013-2017 la precedente maggioranza ha svolto un'azione positiva al fine di ottenere un incremento del personale medico. Manifesta, altresì, il proprio disappunto nell'apprendere dalla risposta che il decreto ministeriale n. 58 del 2018 entrerà in vigore solo nel 2021.