Slittano ulteriormente i tempi per la manovra. La
scadenza per la presentazione degli emendamenti governativi è stata posticipata dalle 9 di questa mattina alle 19. Domenica, alle 9:30, si riunirà l'ufficio di presidenza per stabilire la scadenza per la presentazione dei subemendamenti. Il mandato da parte del relatore è atteso entro le 14 di lunedì mentre, come già anticipato ieri, l'
approdo del testo in Aula è stato fissato per mercoledì mattina.
Intanto, trapelano le prime notizie sugli emendamenti del Governo. Confermato il
ritiro per la proposta di riforma delle scuole di specializzazione mediche. Mentre, tra le novità, potrebbero aumentare ulteriormente i
fondi per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie passando dai
50 mln per il 2019 previsti nel testo della manovra approvata da Palazzo Chigi, a 150 mln. Allo stesso modo, per gli anni successivi si passerebbe
da 50 mln a 100 mln a regime a decorrere dal 2020. Il finanziamento servirebbe per implementare i sistemi di prenotazione regionali "al fine di favorire la capillarizzazione ed il massimo decentramento dei luoghi di primo accesso con il servizio sanitario regionale, ampliando e unificando la rete dei punti di accesso dei cittadini".
Come già
annunciato nei giorni scorsi sia dalla ministra della Salute
Giulia Grillo che dal viceministro dell'Economia
Massimo Garavaglia, dovrebbero poi
aumentare anche gli stanziamenti già previsti per l'edilizia sanitaria. Il fondo da 24 mld, già incrementato in legge di Bilancio a 26 mld, potrebbe ora essere ulteriormente rivisto al rialzo.
Inoltre, come
anticipato in settimana dal sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Cominardi, in Commissione Affari Sociali, il
fondo per il 'Dopo di noi', in favore dei progetti per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, dai 51,1 mln per il 2019 e dai 56,1mln a decorrere dal 2020 previsti a legislazione vigente, dovrebbe essere portato a
60 mln.
Infine, quanto all'esame del provvedimento in Aula, a causa del continuo slittamento dei tempi e delle migliaia di emendamenti che verranno riproposti, possiamo già anticipare che
si ricorrerà certamente alla fiducia già ipotizzata (anche se non confermata) nel corso della Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio dello scorso 29 novembre.
Giovanni Rodriquez