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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Governo e Parlamento

Lazio fuori da commissariamento. L’annuncio di Lorenzin e Zingaretti

immagine 1 dicembre - “Un risultato – ha detto il presidente della Regione – che dedichiamo in primo luogo ai lavori della sanità pubblica e privata della nostra Regione, ai malati, che hanno sofferto la tragedia di questi 10 anni di commissariamento, e all’Italia”. Per Lorenzin si tratta di “un’ottima notizia per tutto il sistema sanitario nazionale”. La Regione Lazio ha siglato il Piano di Rientro il 28 febbraio 2007. Annunciata per la prossima Giunta la nomina del nuovo assessore regionale alla sanità. LE SLIDE - LA DELIBERA
Finisce, nel Lazio, dopo 10 anni, la dura era del commissariamento della sanità regionale. Ad annunciarlo è stato oggi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Abbiamo un’ottima notizia da darvi per tutti i cittadini del Lazio ma anche per il sistema sanitario nazionale: oggi abbiamo deliberato che la Regione Lazio uscirà dal commissariamento della sanità a partire dal 31 dicembre 2018. Una decisione assunta prendendo atto di tutti i positivi obiettivi raggiunti dalla Regione Lazio in questo 5 anni”, ha detto Lorenzin.

Il ministro ha definito l’uscita dal commissariamento del Lazio “un fatto estremamente importante”, che avviene “grazie a un lavoro molto proficuo fatto in questi anni, che si definisce su due ambiti: da una parte i Livelli essenziali di assistenza, che è per me il più importante perché garantisce il raggiungimento della qualità dei servizi dei cittadini e che vede il Lazio raggiungere 178 punti nel 2016 nella Griglia Lea; lo stesso tipo di obiettivi sono stati raggiunti dal punti di vista economico-finanziario avendo, la Regione Lazio, raggiunto pienamente il pareggio di bilancio ed essendo oggi addirittura in attivo”.

Lorenzin ha ricordato come il Lazio sia la seconda Regione ad uscire dal Piano di Rientro, dopo l’Abruzzo. “Spero che questo sia di impulso per le altre Regione per capire che dal commissariamento si esce: basta raggiungere gli obiettivi e lavorare in questo senso. Ricordo che la Regione Lazio ha approvato la rete ospedaliera, e questo per noi è un aspetto importantissimo, quindi c’è stato l’Ok a tutti i tavoli sulla rete ospedaliera, si sono raggiunti gli obiettivi sui fabbisogni di personale e si stanno organizzando le reti, come ad esempio quelli legati alla parte oncologica”.

Il ministro ha voluto infine evidenziare come l’uscita della Regione Lazio dal piano di rientro sia “un ottimo segnale della salute del sistema sanitario nazionale. Avvenuto durante una lunga fase di crisi economica, da cui finalmente siamo usciti, ma ciò non toglie che è stato fatto un lavoro molto serio in un fase di contrazione di risorse del sistema sanitario. Negli ultimi anni c’è stata una grande azione sinergica tra i ministeri affiancanti e le regioni proprio per cercare di dare tutto il supporto possibile verso il ritorno alla normalità del sistemi sanitari”.

Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha quindi rivolto un ringraziamento a Lorenzin e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per questo atto di fiducia” e chi “dai vari ministeri, in questi 10 anni, ha affiancato il nostro lavoro”.

Zingaretti ha voluto dedicare l’uscita dal piano di rientro “in primo luogo ai lavori della sanità pubblica e privata della nostra Regione e ai malati, cioè ha coloro che hanno sofferto la tragedia di questi 10 anni di commissariamento, e all’Italia, perché il deficit sanitario del Lazio è stato un problema nazionale e non solo regionale”. Infatti, ha spiegato il governatore, “la seconda regione italiana per Pil e il secondo budget sanitario delle Regioni, con oltre 11 miliardi di commissariamento, era sicuramente un problema per il sistema regionale ma anche un problema di carattere nazionale. Diamo quindi il nostro contributo al sistema paese, perché ad oggi la sanità regionale del Lazio non produce più disavanzo”.

Zingaretti ha paragonato la prossima fase di accompagnamento verso la fine ufficiale del commissariamento alla Brexit. “Assunta oggi la scelta politica, parte infatti oggi la fase amministrativa e procedurale per la fine commissariamento”.

Zingaretti ha quindi annunciato che già “la prossima giunta regionale del Lazio avrà un nuovo assessore regionale alla sanità”.
 
Il governatore ha quindi fornito qualche dato a testimonianza del miglioramento avvenuto nell’ambito delle cure, “perché queste sono le cose che contano”. E ha espresso soddisfazione per il fatto che “a questo aumento di qualità delle cure abbia corrisposto una diminuzione netta del disavanzo. Dieci anni fa il Lazio era una Regione che spendeva tantissimo, troppo, e aveva bassissimi livelli di assistenza”.

Zingaretti ha quindi illustrato alcuni conti della Regione ed evidenziato che “già oggi, al netto delle partite finanziarie, il tavolo ha certificato un attivo della sanità di 169 milioni”.

La nuova era, ha detto Zingaretti, dovrà essere caratterizzata “sicuramente dal mantenimento del rigore, ma soprattutto dagli investimenti”.

Il governatore ha quindi annunciato un “Piano straordinario di assunzioni pari a 3.500 unità”. Assunzioni che, ha precisato Lorenzin, avverranno tramite concorso, “in parte già cominciati”, che vede, “per la prima volta”, la messa in atto di “una metodologia totalmente innovativa che il ministero della Salute ha adottato in tutta Italia, in collaborazione con le Regioni”. La metodologia, ha illustrato Lorenizn, si basa “sul calcolo del fabbisogno che, anziché tenere conto della richiesta delle strutture, come avveniva in passato, considera una serie di parametri come i dati sui pensionamenti, i cambiamenti delle unità operative e della riorganizzazione delle strutture”.

Tra gli altri investimenti, Zingaretti ha spiegato che la Regione ha “già deciso e deliberato lo stanziamento di circa 720 milioni di euro per infrastrutture e acquisto di nuovi materiali”.
 
1 dicembre 2017
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