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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Governo e Parlamento

Costi standard. Governo e Regioni d’accordo per metterli subito in stabilità. Primo incontro ieri 

immagine 6 ottobre - Presenti lo stesso premier, accanto al ministro della Salute. Si sarebbe discusso di come inserire nella prossima legge di stabilità, ormai in dirittura d'arrivo, anche prezzi e costi standard per le prestazioni sanitarie dai quali si attendono consistenti risparmi. Gioisce Maroni che twitta: "#lavoltabuona?" 
Incontro ieri a Palazzo Chigi tra Governo e Regioni, presenti Renzi, Lorenzin, De Vincenti e una delegazione di presidenti regionali) per mettere a punto un piano di accelerazione dei costi standard sanitari da inserire nella legge di stabilità
 
E stavolta sembra si faccia sul serio. Non si è parlato infatti dei “vecchi” costi standard, quelli già in vigore che nei fatti si limitano a indicare criteri per il riparto del Fondo sanitario nazionale senza entrare minimamente nel merito dei singoli costi e prezzi per le varie prestazioni e servizi. Al vertice di ieri si sarebbe proprio parlato dei “veri” costi standard e cioè di come far sì che un determinato bene o una specifica prestazione sanitaria abbiano lo stesso prezzo e costo in tutta Italia. E questo perché si è convinti che da un livellamento su parametri standard ne verrebbe fuori un bel risparmio.
 
Del resto era stato lo stesso Renzi nei giorni scorsi, rispondendo al presidente della Lombardia Maroni, a dire che per lui i costi standard in sanità si potevano e dovevano fare subito. E ieri se ne è cominciato a parlare. E Maroni può gioire, ritenendosi di fatto l’acceleratore del processo, tanto da twittare: "#lavoltabuona?" 
 
 
E di legge di stabilità e di sanità si tornerà comunque a discutere anche giovedì prossimo in Conferenza delle Regioni, già convocata in seduta straordinaria a Roma mentre, informa l’Ansa, un altro incontro tra Regioni e Governo è previsto per la prossima settimana, prima del 15 ottobre quando la Legge di stabilità approderà a Palazzo Madama. 
 
Non è ancora chiaro tuttavia se dall’introduzione dei costi standard e dei risparmi che essi dovrebbero comportare, deriverà o meno un maggiore incremento del Fondo sanitario 2016, attualmente fissato da Renzi in 111 miliardi (più di 2 in meno del previsto). In proposito va detto che lo stesso Renzi, quando ne ha parlato al Senato, ha usato l’espressione “base di partenza” per quella cifra…Vedremo.
6 ottobre 2015
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