6 ottobre -
“I costi standard a livello nazionale per i presidi ospedalieri debbono tenere conto degli standard di qualità e sicurezza degli stessi presidi. In nome del risparmio non si possono fare sconti che inciderebbero in maniera significativa sugli esiti delle prestazioni erogate ai cittadini. Prendiamo come esempio i guanti chirurgici: se sono di qualità scadente, non solo non fanno risparmiare, poiché ne serviranno diverse paia per un intervento a causa di probabili rotture, ma mettono a rischio di infezioni gravi sia l’operatore sia il paziente. I chirurghi non possono essere esclusi dalle scelte di presidi in nome del risparmio, poiché saranno loro i responsabili dell'utilizzo sui pazienti”. Lo afferma il presidente dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) Diego Piazza, commentando l'incontro tra Renzi ed una delegazione di governatori in cui si è discusso dell'ipotesi di inserire i costi standard nella legge di stabilità.
6 ottobre 2015
© QS Edizioni - Riproduzione riservata